Elly Schlein e Marco Furfaro (LaPresse)

Passeggiate romane

I “gruppettari” filo palestinesi imbarazzano Schlein. Che alle Europee vuole candidarsi ovunque

Da Bonafoni a Furfaro fino alle sardine Santori e Cristallo. “La guerra contro Israele per il Pd rischia di essere molto più devastante dell’invasione in Ucraina”, profetizza una parlamentare dem di lungo corso. Intanto la segretaria pensa che la sua presenza nelle liste possa arginare un travaso di consensi a sinistra

Nell’ultima direzione del Partito democratico le correnti avevano siglato una sorta di tregua di questo tenore: tutti zitti, niente polemiche, ognuno al lavoro per portare i propri candidati alle elezioni europee e l’eventuale resa dei conti sarebbe arrivata solo dopo le consultazioni. Ora l’attacco che è stato sferrato nei confronti di Israele rischia di far fibrillare quella già fragile tregua. C’è infatti una parte del Pd che ora è ai posti di comando (i “gruppettari”, come sono stati soprannominati al Nazareno) che ha sempre difeso i palestinesi e bollato come “imperialista” la politica di Israele. A presidiare quest’aera del Pd ci sono due pezzi da 90 del partito: la coordinatrice della segreteria Marta Bonafoni e il responsabile delle Iniziative politiche Marco Furfaro. A questi si aggiungono le “sardine” come Mattia Santori e Jasmine Cristallo e gli esponenti della componente di Articolo 1. Per ora, su esplicita richiesta della segretaria Elly Schlein i “filo-palestinesi” hanno taciuto. Ma quanto potrà durare?

 

“La guerra contro Israele – profetizza una parlamentare dem di lungo corso – per il Pd rischia di essere molto più devastante dell’invasione russa in Ucraina”. E ancora, a proposito di Marco Furfaro, sembra che da buon toscano stia pensando di candidarsi a sindaco di Firenze per il dopo Nardella. O almeno così sostengono alcuni bene informati non propriamente amici del giovane parlamentare. Certo, quella di Palazzo Vecchio è una postazione di grande visibilità che permetterebbe a Furfaro di provare a spiccare nel futuro il grande salto ai vertici del partito… 

Radio Nazareno fa sapere che Elly Schlein è sempre più decisa a candidarsi alle prossime elezioni europee. Teme i consensi che potrebbero prendere a sinistra le altre formazioni, come il Movimento 5 Stelle, e ritiene che la sua candidatura in prima persona possa arginare un travaso di consensi. Inoltre punta anche a prendere un milione di voti per blindare la sua poltrona ai vertici del partito. Ma quella di candidarsi in tutti i collegi potrebbe essere definita un’opzione berlusconiana dal momento che nel Pd una cosa del genere non è mai accaduta. Come reagirà il partito? 

Raccontano che Giuseppe Conte, nonostante la fronda interna che si fa sentire, stia già pianificando la campagna delle elezioni europee. Il leader del Movimento 5 stelle è ancora convinto se non di superare il Partito democratico, quanto meno di raggiungerlo. Del resto, anche l’ex premier, come Schlein, sa di giocarsi tutto in queste elezioni. Se dovesse andare male persino nell’apparentemente granitico Movimento potrebbe aprirsi il processo al leader. Conte ne ha già avuto qualche sentore e continua a guardare con grande sospetto le mosse di Virginia Raggi e Beppe Grillo.

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