Il caso

Il tesoriere del Pd Roma si dimetterà dal cerimoniale del governatore del Lazio Rocca

Simone Canettieri

Passanisi era entrato nello staff del presidente del Lazio di Fratelli d'Italia. Dopo l'intervento del Nazareno annuncia di voler lasciare: "Ma lavoravo per le istituzioni, non per la politica".

Tesoriere del Pd di Roma e capo del cerimoniale del governatore di destra del Lazio Francesco Rocca. Un caso che è diventato nazionale tanto che è dovuta intervenire la segreteria di Elly Schlein. Ma anche forse l'ennesima dimostrazione di un consociativismo molto in auge a Roma  dove FdI non dà problemi al sindaco dem Roberto Gualtieri e viceversa il Pd non ostacola più di tanto la giunta di destra alla guida del Lazio. Tuttavia in questo caso si era andati, forse, un po' oltre. 

E così Nicola Passanisi annuncia le dimissioni dallo staff del governatore del Lazio con una lettera alle care democratiche e ai cari democratici. Premessa: "E' vero che sono stato recentemente assunto negli uffici della Regione Lazio con un contratto a tempo determinato ed è altrettanto vero che lavoro al cerimoniale.  Io ho un incarico amministrativo, lavoro per l'istituzione Regione Lazio, come altre decine di dipendenti amministrativi sia a tempo determinato sia a tempo indeterminato, sia di destra sia di sinistra. Ho lavorato alla regione Lazio nei dieci anni precedenti acquisendo una conoscenza della macchina amministrativa regionale da molti riconosciuta preziosa".

Conclusione dell'espondente dem: "Per evitare strumentalizzazioni di ogni genere ho già ribadito al segretario e alla segreteria tutta  che sono pronto nei prossimi giorni a dimettermi dalla regione dove, per inciso, non ricopro alcun ruolo politico ma un ruolo assolutamente tecnico che vi assicuro non è al servizio della giunta Rocca bensì della Istituzione regionale. Vi aspetto quindi sabato al seminario di formazione dove senza problema alcuno, come si fa nelle vere comunità democratiche, Sarò pronto se necessario a rispondere a tutte le questioni che sui territori possono aver creato dubbi o imbarazzi".

 

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.