(foto Ansa)

l'intervista

Bignami: “La fretta dei sindaci dem crea solo allarmismo”

Luca Roberto

"Bonaccini e i sindaci rossi con le loro lamentele fanno un danno all'Emilia-Romagna. Il governo farà la sua parte e darà altre risorse. Il doppio incarico di Figliuolo? Si sta dimostrando tempestivo. Abbiamo fiducia in lui". Colloquio con il viceministro di FdI

A fare da pungiball nelle mani dei sindaci romagnoli del centrosinistra e del presidente Stefano Bonaccini, il viceministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami proprio non ci sta: “Accusano il governo di aver perso tempo. Ma se abbiamo stanziato somme impensabili in soli due mesi! Andate a vedere nelle zone del terremoto, come a Crevalcore: a 11 anni di distanza ci sono ancora cantieri. Ecco perché le critiche suonano pretestuose. Siamo noi che spesso incalziamo la Regione a dirci di quanti soldi hanno bisogno per la ricostruzione pubblica. Salvo poi scoprire, con i dati della struttura commissariale di Figliuolo, che avanza circa un miliardo e 400 milioni che potrebbero andare per la ricostruzione privata”.

 

Il botta e risposta si protrae da diverse settimane, e cioè quasi dal day after dell’alluvione che ha interessato l’Emilia-Romagna e parte di Toscana e Marche lo scorso maggio. I sindaci di sinistra accusano il governo di non dare abbastanza fondi, di non essersi prodigato con rapidità. Tanto che la stessa premier Giorgia Meloni ha scritto una lettera al governatore Stefano Bonaccini per elencare tutte le risorse complessive, che ammontano a circa 4,5 miliardi di euro, già nella disponibilità della struttura commissariale. “E non è certo finita qui, perché il governo è sempre pronto a fare la sua parte, come scritto dalla presidente del Consiglio”, spiega il viceministro di Fratelli d’Italia. Secondo il quale tutta la strumentalità del presidente di regione e di alcuni sindaci la si evincerebbe da un dato: “I fiumi che sono esondati a maggio sono gli stessi del 2019. Ecco perché i cittadini si lamentano: per quale motivo i risarcimenti per le popolazioni colpite allora non sono stati sollecitati? Perché Bonaccini non ne parla?”.

 

Bignami sta seguendo passo dopo passo il dossier ricostruzione, ha fiducia nella tempestività del generale Figliuolo. E però è contrario all’idea che si debba fare le cose con frenesia, spinti dalla fretta. “Perché altrimenti succede come nel caso del comune di Bologna, ma non solo. Dove hanno fatto delle perimetrazioni frettolose e molte delle opere impattate dall’alluvione non sono state ricomprese nei finanziamenti per la ricostruzione. Questo sempre considerando che un’alluvione non è un terremoto. Serve tempo per capire la reale portata dei danni, alcuni sindaci per esempio stanno ancora facendo una stima precisa. E non è di certo il ministro Musumeci che va a fare le perimetrazioni, ma è tutta la filiera che deve funzionare, dai sindaci salendo fino alla Protezione civile regionale e poi quella nazionale”. Fatto sta che i fondi del governo stanno permettendo in parte di passare dalla ricostruzione pubblica a quella privata. “Ma sapete qual è l’intoppo?”, chiede ancora Bignami. “Ebbene, la Regione non ha ancora acquisito dai privati una stima dei danni, dei finanziamenti che servono. E secondo me anche fisiologicamente perché, ripeto, per fare le cose bene serve tempo”.

 

Eppure in molti criticano persino l’apporto della struttura guidata dal generale Francesco Paolo Figliuolo. “E capisco che dopo che s’era fatto il nome di Bonaccini possano essere rimasti sorpresi: è come se il Bologna sostituisse Arnautovic con Mbappè”, scherza l’esponente dell’esecutivo. “Ma lo stesso era successo in Abruzzo quando il governo nominò commissario Giovanni Legnini in una regione amministrata dal centrodestra. Però montando questa continua tiritera, dipingendo una situazione disastrosa, alcuni amministratori locali non fanno altro che creare un danno al tessuto produttivo e turistico dell’Emilia-Romagna, che ha finito per spaventare le persone. Verrebbe quasi voglia di fargli un’azione legale per danni”. 

 

Anche su un altro filone di polemiche, sul doppio ruolo assunto da Figliuolo che oltre a essere commissario alla ricostruzione è anche a capo del Comando di vertice interforze (Covi), la risposta di Bignami è netta: “Crediamo stia facendo un ottimo lavoro e la sua struttura sta rispondendo in maniera tempestiva. Ha il supporto della maggioranza e del governo”.