Le dichiarazioni

La strigliata di Molinari a Salvini sulle alleanze europee (occhio all'Afd)

Redazione

"L'attuale collocazione ci consente di incidere meno", dice il capogruppo alla Camera. Poi indica la strada in vista delle elezioni nel 2024: "Non possiamo continuare a lamentarci dell'Europa cattiva"

Nella Lega continuano le divisioni sulla collocazione europea in vista delle elezioni del prossimo anno. La domanda che tutti si pongono — prima di tutti il leader Matteo Salvini — è se e quanto convenga abbandonare l'attuale coalizione con l'AfD (il partito di estrema destra tedesco) e il Rassemblement national di Marine Le Pen, per raggiungere il Ppe o magari creare direttamente un nuovo gruppo. I due schieramenti sono chiari e vedono nelle loro fila nomi di primissimo piano della nomenclatura leghista: da un lato la linea della moderazione, capitanata da Giancarlo Giorgetti, dall'altra quella che insiste nel rimanere dove si è, il cui rappresentate più accreditato è probabilmente Lorenzo Fontana, presidente della Camera e terza carica dello stato.

 

A spingere per un addio all'attuale coalizione, oggi è arrivata una nuova dichiarazione da parte del capogruppo alla Camera, Riccardo Molinari. "In Europa, l’attuale collocazione ci consente di incidere meno, anche per alcuni compagni di viaggio rendono il gruppo meno... potabile", afferma in un'intervista al Corriere della Sera. I toni sono netti e inequivocabili: "Meglio dire 'abbiamo risolto' che continuare a lamentarci dell'Europa cattiva". Un chiaro segnale al capo del Carroccio, in vista della prossima riunione, il 29 maggio, quando si dovrà inevitabilmente prendere una decisione.

  

Di più su questi argomenti: