Giorgia Meloni (Ansa)

Editoriali

La posizione del governo sul Mes è tanto chiara quanto incomprensibile

Redazione

Giorgia Meloni dice al Foglio che vorrebbe un Fondo salva stati completamente diverso, con obiettivi e funzioni differenti. Ma la sua strada è molto più tortuosa di quella tracciata dalla Commissione europea

La posizione di Giorgia Meloni sul Mes è tanto chiara quanto incomprensibile. Alla domanda del Foglio sulla ratifica del nuovo trattato, la premier ha risposto che “il Mes è stato concepito quando eravamo in un altro mondo e nemmeno allora è stato utilizzato” e che “se deve contrastare le crisi finanziarie, allora non solo è sottodimensionato ma soprattutto non serve allo scopo”. La premier ha aggiunto che invece bisogna “costruire un’Unione bancaria forte” e che “se il Mes si trasforma in un veicolo per la crescita allora siamo pronti a discutere”, concludendo che “sono cose che condividono anche altri stati che hanno ratificato il Mes”. In pratica, al governo non piace il Mes così com’è e neppure la sua riforma. Ne vorrebbe un altro, completamente diverso, con obiettivi e funzioni radicalmente differenti: la “crescita” più che l’assistenza ai paesi in crisi. In pratica, una sorta di doppione della Commissione europea.

 

Ma se, come dice Meloni, “per l’Italia è una questione di obiettivi, di merito e sostanza, non di forma”, non si capisce perché non si batta affinché a promuovere la crescita sia maggiormente la Commissione, che ha già questo compito, piuttosto che per far stravolgere il ruolo del Mes. La seconda strada è molto più tortuosa e in salita rispetto alla prima e scegliere di percorrerla è l’opposto dell’approccio pragmatico rivendicato dal governo. Meloni inoltre auspica “un’Unione bancaria forte”, ma è proprio il mancato sì dell’Italia al nuovo Mes che impedisce l’istituzione del backstop del Fondo di risoluzione unico che, come ricorda la Banca d’Italia, è un pilastro dell’Unione bancaria. Meloni dice che le sue proposte le “condividono anche altri stati che hanno ratificato il Mes”, ma si è chiesta perché tutti gli altri stati che condividono le sue opinioni hanno ratificato il Mes e solo l’Italia no? In questo senso, nessuno condivide la posizione del governo italiano. Siccome per cambiare il Mes serve l’accordo di tutti, come pensa Meloni di portare tutti dalla sua parte se lei è l’unica contraria quando tutti sono d’accordo?

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