Delmastro, La Russa, Nordio, Crosetto, Urso e gli altri. Tutti impegnati a buttarsi su microfoni e telecamere mentre la premier viaggia lontano da Palazzo Chigi per le missioni di governo. Offrano il loro silenzio alla patria (o alla leader di FdI)
Ciò che conta, ciò che spicca ormai clamorosamente, è il fatto stesso che “essi parlano”. Talmente tanto, che riescono addirittura a oscurare il loro capo, la presidente del Consiglio che intanto sgobba, viaggia, stringe accordi internazionali, ma incredibilmente fa quasi meno notizia di loro. Loro chi? Ma gli “autoparlanti” di Fratelli d’Italia, ovviamente. Alcuni ormai, con rispetto parlando, si buttano su microfoni e telecamere muniti di sirena sempre funzionante, un po’ come le autolettighe dirette al reparto deliri degli ospedali. I ministri Adolfo Urso e Guido Crosetto, incontenibili, per dire, fanno all’incirca un’intervista al giorno su tutto lo scibile umano, dall’Ucraina alle nomine pubbliche, dal machete alla benzina. Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, pure. Irruente come un torrente, aggressivo come la bronchite, precipitoso come una metropolitana: ogni mattina l’onorevole Delmastro si sveglia e sa che sparerà in tv o via radio contro il suo ministro, il Guardasigilli Carlo Nordio. Il quale Nordio, ovviamente, mica sta zitto. Senza posa, egli fa annunci dei più vari a proposito di una al momento imprevedibile e misteriosa riforma della Giustizia di cui non esiste nemmeno una bozza. Ieri, non a caso, era in tv da Nicola Porro.
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