Migliorare la manovra

“Leali al governo, ma il nostro punto di vista va considerato. Calenda? Non rilevante”. Parla Cattaneo (FI)

Ruggiero Montenegro

“La manovra si può e si deve migliorare”. Pensioni, decontribuzione sul lavoro under 35 e Superbonus; il capogruppo alla Camera assicura collaborazione a Meloni e spiega le priorità di Forza Italia. "La norma sui rave? Continueremo la battaglia garantista"

“La manovra si può e si deve migliorare”.  A partire dalla “decontribuzione sulle assunzioni degli under 35 e dalle pensioni minime”, i principali temi su cui Forza Italia vuole lasciare il segno nella prossima legge di Bilancio. Alessandro Cattaneo, capogruppo azzurro alla Camera, risponde al Foglio a margine della riunione dei parlamentari di FI. E con buona pace di Carlo Calenda garantisce “lealtà e trasparenza” a questo governo, senza rinunciare però alla critica costruttiva. Dallo sblocco dei crediti d’imposta sul Superbonus alla norma sui rave. “Semplicemente rivendichiamo il nostro punto di vista. Cercheremo di dare una direzione di marcia, che è quella di centrodestra. Ma prima mi permetta una premessa”. 

Prego: “Voglio smontare la narrazione secondo cui noi di Forza Italia siamo quelli insoddisfatti. Siamo convintamente e lealmente nella maggioranza”, assicura Cattaneo. Eppure negli ultimi giorni non sono mancate parole, talvolta dure, da parte di suoi illustri colleghi, come la capogruppo al Senato Licia Ronzulli e il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, che proprio su queste colonne ha spiegato come FI “non si farà lapidare”. “In maggioranza ci sono tre partiti diversi e ognuno in maniera costruttiva, negli ambiti adeguati, evidenzia ciò che ritene essere utile e opportuno”, spiega ancora Cattaneo al quale chiediamo un giudizio sulla Legge di bilancio. “Siamo sulla buona strada. Gran parte della manovra è obbligata dal tema energia e caro bollette. Ed è giusto che sia così. Abbiamo migliorato le risposte del governo Draghi, non era scontato. Bene la pace fiscale e l’aumento della Flat tax. Ora crediamo di poter essere un valore aggiunto alla coalizione”. Cattaneo fa riferimento ai due punti principali su cui Forza Italia intende presentare, “con un approccio sobrio”, i propri emendamenti.  

 

“Un’iniziativa sui giovani. Abbiamo contrastato il Rdc perché non ci piace l’assistenzialismo. E adesso vogliamo aiutare gli imprenditori ad assumere gli under 35 pagando zero tasse. Se paghi mille euro, vanno tutti al dipendente. Il resto delle imposte si azzera, così lo stato non lucra”, è la proposta di Forza Italia, discussa e affinata anche durante la riunione dei parlamentari, a cui ha partecipato, via zoom, Silvio Berlusconi: “Ha suonato la carica”, rivela Cattaneo, prima di passare all’altro grande cavallo di battaglia del Cav. e del suo partito, le pensioni minime. “Erano ferme da 20 anni, dall’ultimo aumento varato dal governo Berlusconi. Sarà anche un aumento minimo, si passa da 540 a 570 euro, ma senza Forza Italia non ci saremmo riusciti. Noi vogliamo portarle a 600 e poi via a salire, fino alla fine della legislatura”, è la prospettiva indicata dal capogruppo azzurro.  Ma non c’è solo la manovra sulle scrivanie di Palazzo Chigi. I temi sono tanti e di varia natura. “La questione del Superbonus e dei crediti d’imposta è fondamentale. Sono bloccati e rappresentano un disastro per tante piccole imprese che rischiano di fallire”, è l’allarme di Cattaneo, che condivide con il governo   “l’uscita dalla logica del 110 per cento, andando verso un altro tipo di sconto. Ma deve esserci una fase di passaggio ben gestita”. E questa non lo è? “Questa transizione non può essere contro il cittadino e contro l’imprenditore e lavoreremo per fare meglio”.

Ieri intanto è arrivata anche una prima modifica alla norma sui rave. Viene limitato l’ambito di applicazione della legge ai raduni musicali, escludendo manifestazioni e occupazioni di altro genere, mentre restano le condanne fino a 6 anni e l’utilizzo delle intercettazioni. E’ sufficiente?  “C’era un buco legislativo e ce ne siamo occupati. Questo è positivo. Ci sono tuttavia – continua Cattaneo –  alcuni accenti secondo noi eccessivi e stiamo cercando di modificarli nell’ottica che ci caratterizza. C’è la volontà di tutti a migliorare il provvedimento, noi abbiamo fatto la nostra battaglia garantista e continueremo a farla”.

 

Sul fronte internazionale invece, i capigruppo di maggioranza hanno presentato ieri una mozione, su cui il governo ha dato parere positivo, in base alla quale il Mes non deve essere ratificato, in attesa della decisione delle Germania. “Noi abbiamo avuto dall’inizio una posizione critica sul regolamento del Mes e abbiamo mantenuto la nostra posizione di sempre”. Insomma si vedrà. Sullo sfondo resta l’incontro tra Calenda e Meloni. Un tentativo del Terzo Polo di accreditarsi come stampella di questo governo o forse, secondo un’altra lettura, un messaggio che la premier ha mandato proprio a Forza Italia. Qual è la lettura di Cattaneo? “L’incontro è stato enfatizzato oltremodo dalla stampa. Per noi il tema non è politicamente rilevante perché i numeri del Terzo Polo alla Camera non sono rilevanti”, ragiona il deputato forzista, che insomma non mostra particolari preoccupazioni. “Con quella attitudine da primo della classe,  credo  non andrà lontano. Dovrebbe occuparsi davvero di politica. Poi se si diverte a fare tweet vada avanti così quanto vuole”.
 

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