(foto Ansa)

amministrative 2022

A Genova si va verso il Bucci bis (e già al primo turno)

Giampiero Timossi

Secondo gli exit poll il sindaco uscente, sostenuto da tutto il centrodestra, vola sopra il 50 per cento. Una previsione piuttosto scontata (ma dal quartier generale del primo cittadino non si sbilanciano)

Genova. Nella notte Genova al voto dice quello che si sapeva già da un paio di settimane, quello che raccontavano i sondaggi prima che i quindici giorni di silenzio lasciassero solo ai sussurri i numeri delle proiezioni. Su una cosa i sondaggisti, più o meno tutti, non hanno sbagliato: è stato un voto a metà. A Genova, alle ore 19 di domenica 12 giugno, aveva votato solo il 32,1 per cento. Cinque anni fa, alla stessa ora, la percentuale dei votanti era arrivata al 35,07: qualcosa in più. Ora, alle 23 di questa sera, il Viminale ha detto stop e a Genova la percentuale degli astenuti ha superato quella di chi ha disertato spiagge assolate e affollate, sfidato i 32 gradi centigradi, indossato la mascherina FFP2 e messo due o sette schede nelle urne. Alla fine, ore 23, il primo dato certo: per le amministrative ha votato il 43 per cento dei genovesi, nel 2017 il dato era arrivato al 48,39 per cento. Allora si andò al ballottaggio: a sorpresa finì in testa l’outsider Marco Bucci, candidato civico sostenuto dal centrodestra con il 38,8 per cento. Due settimane dopo sconfisse quello che alla vigilia sembrava il favorito, Gianni Crivello, già assessore e candidato del centrosinistra.

 

Ora non resta che aspettare, ma al momento la sensazione è la stessa. I primi exit poll non sembrano voler cancellare tutti i dubbi, lasciano almeno qualche incertezza al sonno dei candidati. Nel senso: Marco Bucci è in vantaggio, sempre nelle interviste raccolte dopo il voto. Però non c’è (ancora) certezza se servirà o no andare al ballottaggio. La linea è sottile, Bucci viene dato in vantaggio, tra il 51 e il 55 per cento. Un filo sottile deciderà più avanti se andrà o no al ballottaggio. Ariel Dello Strologo, candidato progressista, sarebbe indietro di circa 15 punti: è dato dai primi exit poll in una forbice che va dal 36 al 40 per cento. Altri cinque candidati in corsa hanno inevitabilmente “disperso” qualche voto, che potrebbe essere magari utile in un eventuale ballottaggio.

 

Intanto i due candidati dati in vantaggio per il momento non commentano. Marco Bucci è rimasto tutto il pomeriggio in silenzio, sulla sua piccola barca a vela. Come aveva detto ha fatto, parlerà solo dopo la proclamazione, vada come vada. Silenziosa anche l’auto elettrica (Volkswagen) che poco dopo le 8 di questa sera ha portato Dello Strologo nel suo point, il quartier generale a due passi da Palazzo Tursi, il Municipio di Genova. Se Bucci aveva votato la mattina di buon’ora, poco dopo lo aveva fatto anche Dello Strologo, seguendo la linea del partito al quale è iscritto, il Pd, e non ha accettato neppure le cinque schede per i referendum. Poi, sceso dall’auto silenziosa, due parole Dello Strologo le ha dette: “Un risultato importante lo abbiamo ottenuto: quello di compattare il centrosinistra. Se questo sarà sufficiente per il ballottaggio o per vincere lo vedremo”. Non suonava come una resa, ma neppure come una vittoria. Con una faccia un po’ così.

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