L'incontro

"Mister Draghi", l'Intesa tra Italia e Usa oltre all'Ucraina è anche a prova di chip

Carmelo Caruso

Il premier incontra il consigliere per la sicurezza Usa, Jake Sullivan. Stessa posizione su Putin (e sulla velleità delle telefonate) e sinergia economica. Unico Cdm per bollette e Covid

Roma. Ci ha vaccinato dalla variante Nando Moriconi, l’americano a Roma, “orait, orait, awanagana”. Evviva dunque la verità (non) diplomatica, la franchezza di governo, e di Mario Draghi, la frugalità internazionale come dose booster. E infatti “credere di aver avuto un ruolo nell’incontro Usa-Cina, che si è svolto in Italia”, si riconosce, “sarebbe velleitario. E’ vero invece che Usa e Cina, ritengono la nostra nazione affidabile”. Anche la stretta di mano, a Palazzo Chigi, tra Mario Draghi e il consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, non è, come accadeva in passato, “io e l’America siamo cosi”.

 

E’ insomma “mister” ed è forse il premier più americano perché non vuole fare l’americano. La diplomazia è delegata al suo consigliere, Luigi Mattiolo, mentre il “cordiale” colloquio, che c’è stato, tra il premier e Sullivan, nasceva come un “semplice saluto” in seguito all’incontro Mattiolo-Sullivan. L’Europa e l’Italia temono ora un’altra crisi. E’ quella dei semiconduttori, la crisi dei microchip. I due grandi produttori sono Cina e America. L’Italia è “chippamerica”. Ieri, è stata reintrodotta la riservatezza. Il comunicato Italia-America era congiunto, quando Draghi e Sullivan si sono parlati, “non c’era nessuno”. Non è solo l’intesa del galateo ma l’idea italo-americana che “Putin non cerca la pace e che bisogna attrezzarsi. In Ucraina, l’occidente non può essere neutrale”.


Si caricava dunque di significato perché lo scaricavano di significato. Ed era quasi un gioco a ridimensionare, quello italo-americano, la confidenza tra Draghi e Sullivan, il premier e il consigliere, il parlare di cose serissime, ma senza gonfiarle. Il colloquio è durato un’ora. Gli americani hanno promesso di essere pronti ad aumentare le esportazioni a favore dell’Italia e a offrire quantità di gas liquido e materie prime. Si è scelto il codice dei riservati, delle diplomazie accorte, il secco “Italia e Usa intensificheranno i rapporti a tutti i livelli, alla luce degli eccellenti rapporti bilaterali”. Cosa è questo bisogno di stelle e strisce?

 

L’Europa sta provando a costruire una filiera di microchip di cui è in pratica sprovvista. Si comincia a parlare di Chip act. A Bruxelles, proprio ieri, è stato presentato l’investimento di Intel che dovrebbe servire a costruirla. E Intel è americana. Si tratta di 80 miliardi in dieci anni e l’Italia sta negoziando per aggiudicarsi la parte che riguarda il back end. Anche i chip fanno parte della “dispensa di guerra”. E’ altro gas. E’ economia o anche questa è sicurezza nazionale come per l’energia? Non è quindi solo la complicità tra “l’America che sulla Russia ci ha sempre visto giusto”, raccontano dal governo, tra “l’America che non crede nei colloqui con Putin” e l’Italia di Draghi che “non crede alla politica estera del telefono” perché “la pace bisogna volerla e Putin non la vuole”.

 

Dicono che Draghi si sente davvero come l’uomo che sotto la pioggia ha scelto la giusta dimensione dell’ombrello, quello della Nato, il nylon americano. Dopo la partenza di Sullivan, ha continuato a preparare il Cdm. Si prevede per giovedì e l’intenzione è di accorpare in un unico Consiglio dei ministri, il provvedimento sul Covid, l’uscita dallo stato d’emergenza, e l’intervento su bollette e carburante. Potrebbero essere più decreti. Si va verso quel provvedimento forte, sul lato sanitario, che dovrebbe portare all’abolizione del green pass mentre sul fronte energetico si sta creando un “cartello latino” per piegare le resistenze dei frugali che si oppongono al price cap europeo. Draghi incontrerà venerdì i premier di Spagna, Portogallo e Grecia. Di Atlantico e di Mediterraneo.

 

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  • Carmelo Caruso, giornalista a Palermo, Milano, Roma. Ha iniziato a La Repubblica. Oggi lavora al Foglio