(foto LaPresse)

botta e risposta

Bagnai smentisce Giorgetti: "Il Superbonus va difeso". Salvini lo segue

Redazione

Il ministro dello Sviluppo economico si era scagliato contro la misura che "sta drogando l'edilizia". La risposta del senatore leghista: "Non si può distruggere una filiera per un pregiudizio ideologico". Il segretario del Carroccio: "Strumento efficace"

Lo schema funziona più o meno così. Un volto istituzionale della Lega prende una posizione forte esternando critiche condivisibili. E dall'ala reducista del partito c'è subito qualcuno pronto a remare in direzione contraria. Almeno, è quanto sta accadendo tra Giancarlo Giorgetti e Alberto Bagnai sul Superbonus. Domenica il ministro dello Sviluppo economico in un'intervista al Corriere della Sera si è scagliato contro la misura per le restrutturazioni edilizie perché starebbe "drogando il settore". "I politici dovrebbero andare nelle fabbriche a vedere cos’è la creazione di ricchezza. Qui se un benestante si ristruttura casa a spese dello Stato mentre l’industria non ce la fa a andare avanti, qualcosa non mi quadra", ha spiegato. Chiedendo una riflessione che riguardi piuttosto le politiche industriali del paese.

Fatto sta che l'uscita del titolare del Mise non è passata inosservata. Ha scatenato, anzi, tutto un dibattito che è tracimato all'esterno della stessa Lega. In mattinata parlando con Rtl 102.5 era stato lo stesso Matteo Salvini a dire che "il Superbonus non basta, è ovvio. Ma è uno strumento assolutamente efficace. È fondamentale andare avanti su questa strada per aiutare gli italiani e un settore come l'edilizia". Qualcosa, insomma, di ben diverso rispetto al proposito di fare a meno della misura decontributiva. Obiettivo neanche troppo sottaciuto cui mirerebbe Giorgetti d'intesa con Draghi, che non ha mai amato usare troppe risorse pubbliche a questo scopo e si è spesso scagliato contro chi lo considera salvifico (in ultimo ha ricordato la gran quantità di truffe cui si presta). 

Sempre oggi, poi, è arrivata la reazione di un fedelissimo di Salvini come il responsabile economico della Lega, il senatore Alberto Bagnai. Che intervistato da Abruzzo City Rumors ha preso tutt'altra posizione, difendendo la misura. "Non ha senso ragionare in termini di alternativa fra aiuti alla filiera delle costruzioni e alle altre filiere. Un miliardo speso nell’edilizia genera un giro d’affari complessivo di oltre 3,5 miliardi", ha argomentato, quasi rispondendo direttamente al ministro del suo stesso partito. A cui pure sembrava fosse rivolta la considerazione successiva, quella sulle condotte fraudolente che Giorgetti aveva pubblicamente stigmatizzato. "Qualsiasi truffa va combattuta, ma non si può distruggere una filiera, anzi, più filiere, in cui operano persone oneste fino a prova contraria, sulla base di un pregiudizio ideologico". È bene che il ministro sappia che qualsiasi battaglia per abbattere il Superbonus passerà innanzitutto dalle barricate all'interno del suo stesso partito. 

Di più su questi argomenti: