Marta Cartabia e Mario Draghi (Ansa)

Qurinalia/8

Candidati segreti e lettura dell'Oroscopo. Per la volata al Quirinale si fa sul serio

Antonello Capurso

"Una donna sarebbe, dopo dodici Capi dello stato maschi, una scelta ragionevolmente opportuna", dice Cuperlo. E Lorenzin: "Io la vedo benissimo". Mentre Biancofiore, se al Colle non dovesse andarci Draghi o Cartabia, ha un nome segreto che "mette d’accordo Berlusconi, Enrico Letta e i 5 Stelle”.

RagionevoleGianni Cuperlo (direzione Pd) sostiene: “Tutti gli scenari sono molto complessi. Però una donna al Quirinale sarebbe, dopo dodici Capi dello stato maschi, una scelta ragionevolmente opportuna”.

Quantità smisurate. L’onorevole Beatrice Lorenzin (Pd) confida: “Io una donna al Quirinale la vedo benissimo. Benissimo quanto? Tanto!”.

 

Ridge for president. L’onorevole Pino Cabras (Alternativa) dichiara: “Il Quirinale negli ultimi venti anni si è trasformato da struttura conservatrice in struttura iperconservatrice. E ora noi peones e voi commentatori siamo tutti entrati in un giro incestuoso di personaggi da telenovela, per cui alla fine Casini o Amato potrebbero essere votati dal centrodestra o Pera dal centrosinistra. Bisogna uscire dalla telenovela”. 

Chi ha avuto ha avuto… L’onorevole Marco Di Maio (Italia viva) ricorda che Italia viva ha due voti in più (45 grandi elettori in tutto) sul piatto del Quirinale con l’entrata nel gruppo di Flora Frate (ex Azione) e Maria Teresa Baldini (ex Coraggio Italia). L’onorevole Di Maio ritiene inoltre che “una donna al Quirinale che incarnasse i valori costituzionali e repubblicani sarebbe molto bello. Però – non tanto Renzi che lo ha già fatto ma soprattutto Letta – è necessario mettere da parte il passato”.

 

Chi sarà mai? L’onorevole Michaela Biancofiore (Coraggio Italia) ha un suo candidato segreto: “Qui prima di tutto bisogna vedere se va o non va Draghi. Poi in campo c’è l’opzione Cartabia ma i grillini dopo la riforma della giustizia non la voterebbero mai, farebbero una figuraccia e si disintegrerebbe il Movimento 5 stelle. Oltretutto Cartabia non la voterebbe neanche la Lega e tanti di Forza Italia. A Liliana Segre potrei dire di sì, ma non è disponibile. Io comunque ho un mio candidato, nascosto, nascostissimo, non dico niente, neanche se è uomo o donna. Non è Casini, non è Amato e non è Draghi, però mette d’accordo Berlusconi, Enrico Letta e i 5 Stelle”.

Appello. L’onorevole ambientalista Andrea Cecconi dichiara: “Noi cinque deputati di FacciamoEco siamo compatti e guardiamo al centrosinistra, però io mi aspettavo che a questo punto le interlocuzioni fossero già partite, che qualcuno ci proponesse dei nomi, per cui noi dicevamo: no non se ne parla; e così ci si iniziava a schierare. Invece nessuno dei grandi partiti ci ha ancora cercato, segno che nessuno ha chiaro come comportarsi. Noi siamo stati contattati solo da alcuni senatori dalla zona di sinistra, come Paola Nugnes di Sinistra italiana o Matteo Mantero di Potere al popolo. Con loro e con i fuoriusciti dai 5 Stelle, con Villarosa, con Alternativa, dovremmo cercare di fare massa comune e arrivare a 30-40 voti da indirizzare su un nome fuori dai soliti giochetti”.

 

Se son rose fioriranno. Ad Andrea Cecconi (FacciamoEco) risponde positivamente l’ex sottosegretario Alessio Villarosa (Misto), versante Di Battista degli ex 5 Stelle: “Il ragionamento di Cecconi è lineare e va bene. Si può lavorare con altri fuoriusciti dal Movimento per arrivare a un gruppo di voti compatto, anche senza farne discendere un’alleanza politica”.

Il grande brivido. L’onorevole Alessio Villarosa (Misto) ritiene: “Purtroppo è alta la possibilità che ce la faccia Draghi. Però Casini, Amato, Berlusconi, Draghi, Prodi sono nomi che quando li sento mi vengono i brividi, e adesso mi dà i brividi anche Cartabia. Cioè, prima non me li dava e adesso, dopo la riforma della giustizia, me li dà. Però una donna, autorevole e capace, sarebbe bellissimo e io un nome ce l’ho, ma non lo faccio perché non voglio bruciarla”.

 

Le stelle. Il politologo Gianfranco Pasquino ritiene che qui ci vorrebbe “un astrologo più che un politologo”, e secondo il calcolo di Roberto Gressi sul Corriere della Sera tra i candidati al Quirinale ci sono almeno quattro bilance: Cassese, Severino, Franceschini, Berlusconi. Per il segno, il 2022 sarà un anno, secondo Branko, con “Saturno contro”; Fox prevede “un cambiamento stimolante e un cambio di casa”; Simon invece propone l’hashtag: “#oratoccaame”.

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