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verso l'approvazione

Legge di Bilancio, tutte le novità introdotte dagli emendamenti al Senato

Redazione

Prosegue il voto in commissione al Senato: stop all'Iva al terzo settore fino al 2024. Per il primo trimestre 2022 eliminate le tasse sui tavolini all'aperto. Superato il limite Isee per chiedere il superbonus sulle villette monofamiliari

Va avanti in commissione Bilancio al Senato l'esame della Manovra, che il governo ha licenziato alla fine di ottobre e affronta una corsa contro il tempo per essere approvata entro la fine dell'anno. Prima di Natale si conta di raggiungere un'approvazione defiitiva al Senato, così che il testo venga trasmesso alla Camera "blindato" e votato senza modifiche: è l'unico modo per garantire che l'iter si completi entro il 31 dicembre, termine oltre il quale scatta l'esercizio provvisorio. 

  

Le principali modifiche introdotte dagli emendamenti alla manovra

Come avevamo raccontato qui, anche quest'anno l'analisi della Finanziaria si è trasformata in un'occasione colta dai partiti per mercanteggiare tra loro, trasformando le commissioni competenti in una sorta di suk, dove si è finiti a discutere di ostriche, profilattici, pappa reale e battesimi. Al di là dei molti emendamenti poi risultati irricevibili (anche se, come vedremo dopo, i partiti non si sono di certo fermati qui), nella notte però si è entrati nel vivo dello scrutinio modifica per modifica. Ne sono emerse alcune novità di rilievo. Come ha annunciato il responsabile economico del Pd Antonio Misiani, infatti, in commissione Bilancio è stato trovato l'accordo per rinviare al 2024 l'entrata in vigore del nuovo regime a partita iva per quel che riguarda il terzo settore, "Ora spetta al governo aprire un confronto con il terzo settore per costruire una soluzione che permetta di superare la procedura di infrazione Ue senza complicare la vita a realtà molto importanti per la coesione sociale del Paese", ha scritto l'ex sottosegretario su Facebook. 

 

Altra innovazione introdotta dal lavoro di queste ore è la ricomprensione, come avevamo anticipato, delle categorie degli edili e dei ceramisti tra coloro che possono usufruire dell'anticipo pensionistico (a 63 anni con il contributo pensionistico che scende da 36 a 32 anni). Così come viene confermato quanto era stato anticipato nei giorni scorsi: e cioè che per il primo timestre 2022 ci sarà uno stop al pagamento della tassa sui tavolini all'aperto, che nelle città italiane sono spuntati come funghi a partire dal primo post lockdown. Vengono disposti anche alcuni fondi per i disturbi alimentari (25 milioni di euro) e per l'autismo. Ci saranno nuovi sgravi per le piccole e media imprese che assumono apprendisti sotto i 25 anni. Per quanto riguarda il fisco, le cartelle recapitate a partire dall'1 gennaio potranno essere saldato entro 180 giorni. 

  

Il nodo superbonus

Le forze di maggioranza, dopo che il governo aveva annunciato la propria disponibilità a rivedere il tetto Isee per le abitazioni familiari al fine di allargare le maglie del cosiddetto superbonus per le ristrutturazioni edilizie, hanno continuando a discutere per tutta la mattinata. Secondo quanto è emerso dai lavori di commissione infatti si sarebbe registrata una resistenza su alcune specifiche: in pratica gli emendamenti concordati con il governo prevedevano una norma interpretativa per comprendere tra le abitazioni che hanno accesso al bonus anche quelle con un sistema di teleriscaldamento. Previsione che a quanto pare è venuta meno all'atto pratico e si sta cercando un punto di mediazione. Più difficile che il governo sia disposto a concedere un decalage più mordibo, cioè un allentamento progressivo dell'entità del bonus, come chiedono i Cinque stelle. In ogni caso all'ora di pranzo in commissione è stato approvato l'emendamento che abbatte il tetto Isee di 25mila per i lavori sulle villette monofamiliari. 

    

Le banderine dei partiti: dai pedaggi per i forestali valdostani al settore della frutta a guscio

All'interno delle dotazioni della legge di Bilancio c'è, al solito, anche un fondo da 150 milioni per microfinanziamenti destinati dai partiti. E' la voce in cui si registrano i più sperticati esercizi di creatività da parte delle forze politiche. Che - come segnala il Sole 24 Ore, nei vari emendamenti hanno compreso di tutto; dall'esenzione dei pedaggi per il Corpo forestale, Vigili del Fuoco e Protezione civile della Valle d'Aosta (200 milioni), al finanziamento del settore della frutta a guscio e dell'apicoltura (oltre 12 milioni di euro, secondo quanto racconta il quotidiano finanziario). Passando per il rifacimento della pista d'atletica Pietro Mennea a Barletta (600 milioni di euro) e di piscine, scuole, palestre e fondazioni in giro per tutto il paese. Non proprio l'esempio di "debito buono", come da definizione draghiana. 

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