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fine mandato

Sassoli ha deciso: si ritira dalla corsa per il bis alla guida del Parlamento Ue

Valerio Valentini

Il presidente uscente annuncerà il passo di lato questa sera all'assemblea dei Socialisti e Democratici. Decisiva la contrarietà dei macroniani di Renew e dei Verdi. Per sostituirlo più che su Metsola si punta su una figura terza

Un passo di lato. Per il bene del gruppo dei socialisti, e anche in nome di quella leale collaborazione tra forze europeiste che sostiene anche la commissione guidata da Ursula von der Leyen. David Sassoli ha insomma deciso: si ritira dalla corsa per la riconferma alla guida del Parlamento europeo. Lo ha confidato ai vertice del Pd e ai suoi più stretti collaboratori. Ne ha parlato coi capidelegazione socialisti e con la loro leader, la spagnola Iratxe Garcia Pérez. E questa sera lo annuncerà ufficialmente all'assemblea dei Socialisti e Democratici (S&D) in programma a Bruxelles. 

Ci ha creduto, in realtà. E ci ha provato. Nonostante fosse chiaro fin dall'inizio che sarebbe stata difficile. Perché la riconferma del presidente del Parlamento europeo per l'intera legislatura sarebbe stato un precedente notevole. Mai nessuno ha attraverso un quinquennio col rinnovo del mandato conferito dalla stessa plenaria. Stavolta in realtà dei margini sembravano esserci. Visto che, nell'accordo a tre con Liberali e Popolari, i Socialisti rischiano di essere gli unici a restare senza incarichi apicali laddove la guida dell'assemblea dovesse essere loro negata. Ma questo dato non è bastato. 

E così Sassoli, registrata la contrarietà sul suo nome da parte dei macroniani di Renew e dei Verdi, si sfila, almeno in parte. Resterà a disposizione, infatti, per favorire un accordo con Popolari e Renew, per rinsaldare l'accordo "Ursula" ed evitare prove di forza che indebolirebbero l'asse europeista a Bruxelles, con l'obiettivo di individuare un nome condiviso a cui affidare la guida del Parlamento europeo a partire da metà gennaio. Difficile dunque che questo nome possa essere la maltese Roberta Metsola, candidata già dal Ppe alla presidenza. Più probabile che si converga su un profilo terzo.

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  • Valerio Valentini
  • Nato a L'Aquila, nel 1991. Cresciuto a Collemare, lassù sull'Appennino. Maturità classica, laurea in Lettere moderne all'Università di Trento. Al Foglio dal 2017. Ho scritto un libro, "Gli 80 di Camporammaglia", edito da Laterza, con cui ho vinto il premio Campiello Opera Prima nel 2018. Mi piacciono i bei libri e il bel cinema. E il ciclismo, tutto, anche quello brutto.