dal comitato a via Tortona

Lo psicodramma di Bernardo, la destra che perde a Milano

Fabio Massa

"Non ha sbagliato nessuno, ha vinto l'astensionismo", dice il candidato del centrodestra. I dirigenti della Lega ragionano con il Foglio: "A Milano è finita prima ancora di essere iniziata". Ora ci saranno i congressi locali, e sarà storia dura

Lo psicodramma è al primo piano. Ascensore a sinistra, dalla hall sfarzosa dell'Nhow Hotel di Milano. All'ingresso degli enormi lampadari con i pendenti arancioni sovrastano il bancone. Più in là, con i passi felpati sui tappeti, ci sono le voci della delusione del cetrodestra. Scontata, spoilerata, come neanche il finale del Titanic. Eppure, sulla barca della politica milanese non aveva ballato proprio nessuno. Basti pensare che Marco Bestetti, uno degli enfant prodige di Forza Italia, venerdì scorso, a 48 ore dall'apertura dei seggi, a The True Show su Telelombardia, aveva fatto una disamina impietosa degli errori: "Addirittura nei municipi hanno deciso di non vincere", aveva affermato. Piccole logiche e piccoli cabotaggi per una nave che aveva urtato - e tutti lo sapevano - un grosso iceberg chiamato Beppe Sala, da parte sua immobile e freddo nella lucida volontà di vincere. Luca Bernardo deve arrivare alle 16. Poi alle 17. Poi alle 18. Poi, forse, alle 20.30. Alla fine arriva poco dopo le 20, ed è conciliante, rassicurante, moderato: "Non ha sbagliato nessuno, ha vinto l'astensionismo. Non ho sentito Beppe Sala. Non ho sentito i vertici nazionali". Bernardo è solo, nella lunga sala dell'hotel. Ma non è diverso da quanto è successo in tutta la campagna elettorale. "I casi Morisi e Jonghi Lavarini? Non hanno inciso". Prima di lui hanno parlato tutti. Con Salvini e il suo parziale mea culpa: "Dovevamo scegliere prima". Eppure, fino a qualche mese fa diceva che per scegliere il migliore ci vuole tempo. I dirigenti della Lega ragionano con il Foglio: "I candidati di Giorgetti, a Varese e Torino, combattono. A Milano è finita prima ancora di essere iniziata". Dunque, ci saranno i congressi locali, e sarà storia dura.

 


All'Nhow Hotel qualcuno applaude: la lista Bernardo ha superato lo sbarramento. I fedelissimi di Bernardo applaudono quando entra, applaudono alle sue parole. Bernardo parla da capo della sua lista civica. Ha superato lo sbarramento ma chi l'avrebbe detto? Allegria di naufragi. Si spulciano le preferenze. "Hai visto il risultato di Silvia Sardone, per la Lega?". Tutto previsto. Meno previsto il risultato della Valcepina, coinvolta nel caso Jonghi Lavarini. Terza, se non crolla. Bene Riccardo Truppo, secondo. Primo Feltri, ma ci voleva poco.


Il resto sono dichiarazioni ben pesanti. Come quella di Maurizio Lupi al Foglio, che di fatto ammette di aver sbagliato tutto. O meglio, che Salvini ha sbagliato tutto. Luca Bernardo arriva? Per adesso, non pervenuto. Neanche per colpa sua, ragiona un dirigente di Forza Italia, in un rigurgito di onestà. Del resto gli uomini di Berlusconi stanno su una onorevole quota del 7 per cento. Alla grande, nella deriva generale.