La staffetta

Lo schiaffo della Lega per la cacciata di Durigon si chiama Rixi

Era il competente al posto del tonto Toninelli

Carmelo Caruso

Per rispondere alla campagna del M5s contro il dimissionario Durigon, Salvini pensa a Edoardo Rixi. Da viceministro si era dimesso un attimo dopo la sentenza di condanna. Successivamente assolto perché "il fatto non sussiste"

Indicarlo per ricordare cosa ha dovuto sopportare. Indicarlo per rispondere a una campagna mediatica violenta (quella che ha portato alle dimissioni di Claudio Durigon) con un protagonista di un’altra campagna rozza. Gli esponenti della Lega candidati a sostituire il sottosegretario all’Economia dimissionario sono Massimo Bitonci ed Edoardo Rixi. Sono entrambi due validissimi possibili uomini di governo, due profili graditi a Palazzo Chigi. Bitonci si è sempre occupato di economia mentre Rixi di Trasporti. Era il viceministro, e per fortuna competente, del primo governo Conte, quello dell’età Toninelli. Ma qualcosa favorisce oggi Rixi. E’ quella che per il M5s era una macchia e che la giustizia, con i suoi tempi, ha lavato. Nel 2015 Rixi è stato infatti indagato durante il suo mandato da consigliere e assessore della Regione Liguria, in una di quelle inchieste (ma quante erano?) chiamate “spese pazze”. Venne chiamato nel governo Conte I come viceministro. Prima ancora di essere condannato, il M5s lo aveva fatto oggetto di una caccia quotidiana. Si dimise un attimo dopo la sentenza di primo grado ma non abbastanza per i grillini. Lo scorso marzo è stato assolto perché “il fatto non sussiste”. L’intenzione della Lega sarebbe adesso quella di fare il suo nome e non perché i casi Rixi e Durigon siano simili ma perché uguale è stato il “dagli addosso”.

Di più su questi argomenti:
  • Carmelo Caruso
  • Carmelo Caruso, giornalista a Palermo, Milano, Roma. Ha iniziato a La Repubblica. Oggi lavora al Foglio