"Prima sindaco e prosindaco, poi premier e propremier", dice Meloni

Per il Campidoglio il centrodestra corre unito. "Qualcuno mi ha definito 'tribuno': è il massimo, come Augusto che riportò la pace, quello che manca a Roma", dice il candidato Michetti

Roberta Benvenuto

"È un grande giorno", dice Simonetta Matone, prima di entrare nella sala del Tempio di Adriano in Piazza di Pietra per la conferenza stampa di presentazione dei candidati sindaco di Roma. "Però cercate di capirmi: sono in attesa del provvedimento del Csm, perché mi devo mettere in aspettativa, e quindi non posso fare dichiarazioni politiche", aggiunge. La candidata "prosindaca" del centrodestra per la corsa al Campidoglio insieme a Enrico Michetti, è "un'ottima scelta", per Maurizio Lupi (Noi con l'Italia). "Sono i primi passi per una coalizione compatta, anche nelle grandi città". Gli fa eco Matteo Salvini: "Abbiamo dimostrato responsabilità e compattezza, invece Pd e M5s vanno divisi", dice il leader leghista. "Restituiamo centralità alla capitale, dimostrando di essere un centrodestra di governo", aggiunge Antonio Tajani. Sindaco e prosindaco, ora ci dovremo aspettare anche premier e propremier? "Può essere una buona idea", suggerisce la presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. "Qualcuno mi ha definito 'tribuno': che bello, è il massimo che si possa dare a un cittadino di Roma", dice Michetti. "Cesare Ottaviano Augusto riportò la pace, quello che manca a Roma. E Augusto, che la garantì, chiese solo di essere tribuno della plebe a vita. Io sarò un servitore della politica, per restituire alla città eterna, che chiede solo una buona amministrazione, il suo ruolo di Caput mundi".