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Emma Bonino ricorda Marco Pannella: ‘'Oggi riuscirebbe a spiazzarci ancora''

Roberta Benvenuto

A cinque anni dalla morte, l’ex ministro degli Esteri ricorda il leader radicale, compagno di tante battaglie civili e referendarie

La senatrice eletta tra le file di +Europa ritorna sulla figura dell’indimenticato leader dei Radicali a cinque anni dalla scomparsa. Ricordandone il carisma e la capacità di rottura nel quadro politico italiano. ’’Era considerato eretico all’interno dei palazzi, ma era molto amato dall’opinione pubblica’’, a cui si rivolgeva in occasione di tante battaglie civili e referendarie. ‘’Le culture dominanti in Italia, quella cattolica e quella comunista, non riuscivano a comprenderne lo spirito liberale e libertario. Marco, a differenza loro, metteva al centro del suo discorso pubblico due facce della stessa medaglia: la libertà e la responsabilità dell’individuo’’. E più che l’anima, il corpo: ‘’Allora il personale era politico, ma il privato non era ancora diventato pubblico’’. 

 

Come fare a continuare sul terreno delle grandi conquiste? ‘’Bisogna proseguire nell’impegno politico, nella non-violenza, nella resistenza contro leggi non applicate o applicate male, nella difesa dei diritti di chi non ne ha e nel dialogo con tutti, soprattutto con gli avversari’’

 

E conclude: ‘’In tanti si chiedono cosa avrebbe pensato o fatto se fosse ancora vivo: io non lo so, ma scommetto che sarebbe stato in grado di spiazzare tutti’’.

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