Ddl Zan, i rischi e le prossime mosse secondo Monica Cirinnà: "Subito il testo base"

Il Pd si è ritirato sulla questione dei diritti e non fa più battaglie sui temi economici? "È benaltrismo, nessuno ci impedisce di occuparci bene di vari temi"

Roberta Benvenuto

"Sono d'accordo con tutto ciò che aiuta il testo Zan a fare passi avanti". La senatrice Pd Monica Cirinnà si dice d'accordo con la proposta della collega dem Simona Malpezzi: "Intanto si incardini come testo base e poi se ne discuta. Portiamolo a casa e facciamo in modo che Ostellari non lo tenga sospeso. Dopo di che viviamo in una Repubblica parlamentare, quindi è giusta la discussione e ognuno si assumerà le proprie responsabilità con gli eventuali emendamenti".

 

 

Salvini si è fatto dettare l'agenda da Fedez? "Salvini va molto dietro alla popolarità e al vento che spira sui social. Fedez gli ha dato una bella lezione. Io non ho mai visto testi della Lega che si occupassero di diritti di alcune categorie di persone: mi voglio stupire". Cirinnà non teme tanto le modifiche al testo del centrodestra e confida nel "respiro profondo ed europeo di Draghi e Letta". Ma teme il rischio di andare troppo lunghi e arrivare così a fine legislatura: "Credo che chi ha vissuto in Europa sa che questa legge è necessaria. E' necessario portarlo a casa in tempi brevi perché andiamo verso le amministrative, la legge di Bilancio e il semestre bianco del Capo dello stato". 

 


L'accusa che si fa al Pd è di essersi ritirato sulla questione dei diritti e non fare battaglie sui temi economici. "Una teoria benaltrista", secondo Cirinnà, "perché nessuno ci impedisce di occuparci bene di diritti, economia, pandemia. Del resto cosa insegniamo ai nostri figli? Che alle 16 devono fare il compito di matematica, alle 17 di diritto e alle 18 di inglese. Il Parlamento ha una visione circolare e può occuparsi a pieno di tanti diritti". 

 

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