Carlo Calenda (foto LaPresse)

il tweet

"Allontana Bettini dal Pd e a Roma vinciamo al primo turno", dice Calenda a Letta

Luca Roberto

"Facciamo una squadra di persone competenti, lascia stare l'alleanza con il M5s", ha scritto il candidato di Azione al segretario dem su Twitter

"Te lo propongo davvero per l’ultima volta. Lascia stare le velleità di alleanza con i 5S e il ritiro della Raggi, a Roma hanno fatto un disastro, non continuare a tirare per la giacca Zingaretti che non può far cadere la regione sotto il Covid". Carlo Calenda ha commentato con un tweet l'intervista di Enrico Letta al Pais. In cui il neosegretario del Pd dice che chi come il leader di Azione non è disposto a prendere parte alle primarie non è un "candidato unitario" per la coalizione di centrosinistra. 

 

"Allontana Bettini, Astorre e Mancini e la loro classe dirigente. Non li far governare le primarie. Facciamo una squadra di persone competenti che non hanno bloccato Roma e vinciamo al primo turno, parlando ai Romani di Roma. Da domani. Coraggio!", ha aggiunto Calenda nel tweet. Una sconfessione di buona parte dell'apparato del partito che ha radicamento nella capitale, in particolare di Bettini, che è stato ideologo del Bisconte, con l'ex premier Conte continua ad avere un filo diretto di dialogo (è arrivato addirittura a evocare un "complotto internazionale" per destituirlo) e sta per lanciare la sua nuova piattaforma politica: si chiamerà Agorà. Nascerà il 29 aprile, alla presenza sia di Letta che di Conte.

La partita romana, a cui più di qualcuno vorrebbe prendesse parte Nicola Zingaretti ("vincerebbe al primo turno", continuano a ripetere nel partito), viaggia in parallelo a tutte le altre competizioni elettorali dell'autunno prossimo, nelle principali città chiamate al voto. E s'interseca con una certa frammentarietà rispetto ai diversi territori. Se l'impostazione del segretario è quella di far tenere le primarie, entro l'inizio dell'estate, molte sezioni locali non le vogliono. A Napoli, per esempio, il segretario Marco Sarracino ha paventato l'ipotesi che non si tengano, con la prospettiva di costruire attorno al ministro dell'Università Gaetano Manfredi un'alleanza con i Cinque stelle. A Bologna, invece, Base riformista ha annunciato che sosterrà la candidata renziana Isabella Conti, sindaco di San Lazzaro di Savena. A Torino il dialogo prosegue ma per adesso è quasi improbabile una convergenza rossogialla, almeno al primo turno, nonostante la sindaca Appendino si stia dedicando quasi unicamente a preparare il passaggio di consegne. Ora la sortita calendiana, che chiede a Letta per l'ultima volta di disfarsi di Bettini & Co. perché è convinto si possa riuscire a vincere al primo turno non perpetuando lo schema del Conte due. 

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