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"Abbiamo meno di 2 mesi per definire il Recovery plan". Parla il ministro dell'Economia

"Le risorse Ue saranno disponibili a fine estate. 191, 5 miliardi per l'Italia". L'audizione di Daniele Franco davanti alle commissioni riunite Bilancio, Finanze e Politiche dell'Ue

"Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è tra le priorità, dialogo intenso con le Camere. Il Next Generation Ue è un passaggio storico nella costruzione del bilancio europeo comune”

"Il Recovery plan rappresenta una priorità per il governo, per il paese e ovviamente per il ministero dell'Economia e delle Finanze", ha detto il ministro dell'Economia, Daniele Franco, nel corso dell'audizione nelle commissioni congiunte Bilancio, Finanze e Politiche Ue di Senato e Camera per esaminare la proposta di "Piano nazionale di ripresa e resilienza". Il progetto Next generation Eu "è un passaggio storico molto importante nel processo di integrazione europea, e un passo in avanti nella costruzione di un bilancio europeo comune", ha detto il ministro. "È nato in un contesto di emergenza, ma è un'iniziativa - ha continuato - che ha finalità anche di medio e lungo termine, volta a ridisegnare l'assetto dell'Europa nei prossimi anni". "Questo è un primo incontro e spero che sia l'inizio di un dialogo durevole e intenso perché abbiamo davanti a noi un percorso che sarà molto rapido e intenso e credo che dobbiamo interagire strettamente", ha sottolineato Franco. 

     

"Le risorse europee saranno disponibili alla fine dell'estate" con i pre-finanziamenti al 13 per cento: "Per il nostro paese il piano è una occasione molto importante, rende possibile affrontare in modo coordinato e con rilevanti mezzi alcuni problemi strutturali". Il Next Generation Eu può "contribuire ad accrescere il nostro potenziale di sviluppo" e per farlo il piano italiano deve muovere "lungo le direttrici indicate dalla Commissione Ue, digitalizzazione, transizione ecologica, inclusione sociale", ha detto Franco dopo aver indicato come "cogenti" le quote rilevanti di investimenti da compiere nel digitale e nella transizione ecologica. "Il 90 per cento dei fondi – ha aggiunto – saranno distribuiti attraverso questo dispositivo, per accedere alle risorse ciascun paese deve definire piani coerenti di investimento su sei ambiti, che sono tutte priorità anche per il nostro paese, sono vincoli ragionevoli e cogenti nella definizione del piano, ciascun paese entro 30 aprile, dopodiché la Commissione valuterà i piani nelle successive 8 settimane, il Consiglio poi avrà 4 settimane. Il dispositivo prevede fondi a disposizione del nostro Paese per gli anni 2021-2026 per circa 196 miliardi a prezzi correnti, 69 dei quali sotto forma di trasferimenti, 127 sotto forma di prestiti", ha ricordato il ministro. 

 

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