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passeggiate romane

Danze con Draghi

I partiti chiedono di cacciare il direttore del Tg1. Il Pd teme l’asse tra Renzi e Salvini

Cambio di direttore al Tg1. Si fanno insistenti le richieste dei partiti all’amministratore delegato (in scadenza) Fabrizio Salini per rimuovere il direttore filogrillino del Tg1 Giuseppe Carboni. Salini è tuttavia in uscita anche lui, e potrebbe non avere incentivi a procedere. Lo facesse, il più accreditato alla direzione del Tg1 è al momento Antonio Di Bella.    

 

Al Nazareno sono già preoccupati per il futuro di questo governo. “Sarà molto litigioso, allacciamo le cinture perché ne vedremo delle belle”, è la frase che viene ripetuta più spesso nella sede del Pd. Nonostante la convinzione che Draghi otterrà una maggioranza amplissima in Parlamento, i dirigenti dem sono pronti a passare un periodo non proprio tranquillo. “Si e già visto sulle riaperture post Covid: si balla. Una maggioranza Ursula sarebbe stata più coesa”, si lamentano al Nazareno. Ma è andata in altro modo e ora il Pd deve attrezzarsi. Il Pd è anche preoccupato per le insoddisfazioni e i malumori generati dalla formazione del governo. “Tutto sommato – dicono al Nazareno – a noi e andata bene. Abbiamo i tre ministri che volevamo assolutamente tenere e poi ci sono Bianchi e Giovannini che sono d’area. E il fatto che la Meloni dica in giro che questo è un esecutivo pd spostato molto a sinistra a noi sta più che bene, ma il punto dolente sono gli altri partiti”.

 

I grillini, che non hanno ottenuto granché, nonostante siano la prima forza del Parlamento. E questo ovviamente non può non dispiacere al Pd, che preme perché il Movimento cinque stelle non esploda, onde evitare che l’alleanza del nuovo centrosinistra vada in frantumi. Ma anche i malumori di Lega, Forza Italia e Italia viva impensieriscono il Partito democratico. “Berlusconi – dicono – è arrabbiato perché gli hanno messo Mara Carfagna e Renato Brunetta, Salvini è incavolato nero perché c’è Giorgetti, Renzi ha dovuto cedere su Teresa Bellanova”. E’ soprattutto il malcontento dei due Mattei a tener banco al Nazareno? “Avete visto Renzi? Ha detto che se Salvini sarà furbo ci sarà da divertirsi. E questo significa che la maggioranza comincerà a fibrillare prestissimo”. Al Pd temono un gioco di sponda fra Renzi e Salvini su temi cruciali, come quello della Giustizia: un terreno minato, vista la sensibilità grillina sull’argomento. Deluso no, però questa volta Nicola Zingaretti sarebbe entrato al governo, qualora gli fosse stato chiesto. E a sentire le malelingue, che nel Partito democratico abbondando sempre, il segretario sarebbe anche amareggiato perché nessuno nel Pd ha spinto su questa ipotesi. A proposito di Partito democratico, l’ipotesi di un congresso anzitempo continua a circolare con una certa insistenza. Per statuto sarebbe tra due anni, ma anche fra i supporter del segretario ci si rende conto che tra un anno al massimo bisognerà pur tenere le assise nazionali, visti tutti i sommovimenti politici che ci sono stati in questi ultimi tempi. Ma al Nazareno non pensano a un normale congresso, bensì a un congresso tematico. Niente contesa sulla leadership quindi. Insomma, per Stefano Bonaccini, Giorgio Gori Dario Nardella e Andrea Marcucci non sarà facile, così impostate le cose, contendere la leadership a Nicola Zingaretti.