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Il premier Conte si dimetterà domani. Cdm convocato alle 9 del mattino

Il passo indietro verrà ufficializzato in Consiglio dei ministri. Le notizie man mano che arrivano

"E’ convocato per domani mattina alle ore 9 il Consiglio dei Ministri nel corso del quale il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, comunicherà ai ministri la volontà di recarsi al Quirinale per rassegnare le sue dimissioni. A seguire, il Presidente Conte si recherà dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella". Lo rende noto un comunicato di Palazzo Chigi, al termine di una giornata in cui si erano susseguite varie ricostruzioni sulle intenzioni del premier: s'era ipotizzato che potesse recarsi al Quirinale già nel tardo pomeriggio o in serata e che avesse convocato un Cdm anticipato per formalizzare il passo indietro. E' tutto quindi slittato a domani. 

 

Perché le dimissioni?

 

Le dimissioni di Conte, per rilanciare Conte. E' la linea tracciata dal Pd nelle ultime ore: l'unica soluzione per salvare il governo e garantirgli una maggioranza stabile è convincere il premier a salire al Colle. Il partito di Nicola Zingaretti, secondo fonti parlamentari, ha assicurato che "il ruolo di Giuseppe Conte è imprescindibile. Il Pd è al suo fianco ma in questo momento i numeri non ci sono". Per questo rimettere tutto nelle mani del Parlamento, per la relazione del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, rischierebbe di essere un colpo difficile da superare per il governo. Quindi l'alternativa delle dimissioni-lampo, che farebbero emergere con chiarezza il fronte dei volenterosi per un nuovo esecutivo. 

 

     

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