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Amendola: "Nessun allarme in Ue per il piano sul Recovery fund dell'Italia"

Il ministro per gli Affari europei: "Le notizie sul nostro ritardo nella presentazione del piano sono senza fondamento”

 Le notizie sul ritardo dell'Italia nella presentazione del proprio piano sul Recovery fund sono “destituite di ogni fondamento, e lo dico col rispetto che si deve alla stampa però con la chiarezza delle procedure a Bruxelles", ha detto a Start, su Sky TG24, il ministro per gli Affari europei, Enzo Amendola. "Ho letto – prosegue – di 'uno scenario di allarme' dalla Commissione. Non è così: proprio ieri c’è stata la conferenza stampa e due commissari europei hanno detto che non c'è nessuna preoccupazione sulla presentazione dei piani. Altri dicono che ci sarebbe un litigio nel governo tra me e il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri. Niente affatto: il clima è buono. Ieri fino a mezzanotte, anche insieme al premier Giuseppe Conte abbiamo lavorato perché ci sono dettagli tecnici molto importanti”.

   

“La Commissione  - ha aggiunto Amendola - chiede che da ottobre fino a dicembre ogni paese discuta delle proprie linee guida, dell'impostazione sui progetti, dell'utilizzo delle risorse e delle riforme. E lo fa in un dialogo informale per costruire insieme il piano. Per ora nessun paese ha presentato il piano nazionale. La presentazione ufficiale ci auguriamo che avverrà a gennaio. Certo, siamo preoccupati per il veto ungherese e polacco che potrebbe ritardare tutte le procedure, ma il lavoro è di completa collaborazione con la Commissione. L'Italia poi ha le linee guida e le specifiche prioritarie addirittura approvate dal Parlamento, che per noi è l’organo massimo di rappresentanza popolare, e noi, forti di quel mandato, discutiamo in un dialogo con la Commissione. Lavoriamo in maniera unita e coesa a livello di governo e presenteremo il piano quando la Commissione lo chiederà a tutti i paesi”.

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