FOTO ANSA/CLAUDIO PERI 

Il personaggio

Massimo Bray assessore alla Cultura della giunta Emiliano in Puglia

L'ex ministro lascerà la direzione della Treccani

Michele De Feudis

Esponente di punta dell'area dalemiana, già ministro della Cultura di Enrico Letta entrerà nel nuovo governo pugliese. Ecco il modello "largo" del governatore Michele Emiliano: sinistra, centro, destra e anche grillini. Tutti insieme. 

Un ex ministro come assessore alla Cultura nella nuova giunta della Regione Puglia: il governatore Michele Emiliano ha scelto il direttore della Treccani Massimo Bray, già componente dell’esecutivo guidato dal premier Enrico Letta.

Esponente di punta dell’area dalemiana, ha ceduto al corteggiamento di Emiliano durante un pranzo celebrato qualche  settimana fa nel ristorante del Circolo della Vela di Bari. La sua nomina potrebbe così ricucire i vecchi attriti tra il presidente pugliese e la sinistra intellettuale, da sempre critica delle sue eccentriche scelte politico-amministrative. 

“Un assessore alla cultura di respiro nazionale”: questa era stata la linea stabilita nell’individuazione dell’identikit per la delega alla Cultura, cruciale in una regione che ha kermesse di respiro nazionale (Libro possibile, Dialoghi di Trani, Festival della Valle d’Itria) oltre a istituzioni di rango come il Teatro Petruzzelli. Emiliano aveva pensato anche a un esponente  della storica casa editrice Laterza, ma alla fine ha puntato tutto su Bray, già sommerso dai messaggi di auguri dell’arcipelago progressista.

Già direttore della rivista “Italianieuropei”, Bray è stato il primo presidente della Fondazione “La notte della Taranta” (fino al 2013), ente che organizza la “Woodstock musicale del Salento” che si materializza ad agosto nella piazza di Melpignano e così promette di tornare a far ballare la Puglia, con le note delle politiche culturali.

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