Per Roma il centrodestra non molla Giletti. Ma non tutti sono d'accordo

Gianluca De Rosa

Salvini, Meloni e Tajani si incontrano. Al centro dell'incontro i nomi per i candidati sindaci a Roma, Milano, Torino e Napoli

Nuovo appuntamento dei vertici del centrodestra sulle amministrative 2021 questo pomeriggio alle 15. Al centro dell'incontro i nomi per i candidati sindaci a Roma, Milano, Torino e Napoli. Come la scorsa volta la riunione si svolgerà nell’ufficio da senatore di Matteo Salvini. Complice il Covid l'incontro sarà riservatissimo. Al tavolo solo il leader leghista, Giorgia Meloni e Antonio Tajani. Questa volta il discorso dovrebbe riguardare meno la Capitale e più le altre città. Il nome caldo, però, è quello che in questi giorni è sembrato il nome improbabile e giusto del centrodestra, Massimo Giletti. Negli scorsi giorni il conduttore di La 7 ha incontrato i leghisti ai gruppi parlamentari. Dopo giorni di ammiccamenti e di “non smentisco”, però, il conduttore nel corso della puntata di domenica del suo programma è stato esplicito: “Non ci penso minimamente di mettermi in corsa come candidato sindaco di Roma”. Ciononostante il nome non è stato ancora stralciato. Era lui il nome che Matteo Salvini aveva individuato per Torino, ma che negli ultimi giorni era stato inaspettatamente dirottato in direzione Capitale.

 

A La 7 raccontando di un Giletti “ringaluzzito, divertito ed entusiasta” per l'inaspettato successo certificato anche da alcuni sondaggi pubblicati sui giornali. A quelli di Fratelli d'Italia il nome non genera entusiasmo, ma l'ipotesi, se Giletti cambiasse idea, non si esclude. Giorgia Meloni e i suoi sono disposti a lasciare alla Lega questa scelta. E la Lega, come Salvini ripete da mesi, vuole nomi della società civile, come Giletti appunto.

 

Forse per dispetto, forse per mettere in difficoltà gli alleati, ma sia in Fratelli d’Italia, sia in Forza Italia continuano a proporre l’ipotesi opposta. Nomi poco noti, ma di degno cursus honorum politico. E quindi Fratelli d'Italia ricorderà i suoi parlamentari romani Federico Mollicone e Maresa Bellucci. Fabio Rampelli, il vicepresidente della Camera, il nome più forte che il partito della Meloni potrebbe spendere non sembra intenzionato a candidarsi, ma come ricorda chi lo conosce: “È un soldato, se il partito lo chiede non si tirerà indietro”.

 

In Forza Italia, partito sempre più spogliato di classe dirigente anche a Roma, ricordano come però nella Capitale serva una squadra per risolvere i problemi. “Noi - dicono da quelle parti - abbiamo Gianni Letta che può aiutare per evitare la fuga delle imprese della Capitale, Pierpaolo Barella, presidente della Federazione italiana nuoto, che conosce il mondo dello sport come le sue tasche, abbiamo una proposta, invece qui si cerca il colpo di calciomercato, il Maradona di turno, che però se devi giocare a scacchi non ti serve a nulla”. E qui torniamo a Giletti sul quale si ragiona con scetticismo. “Giletti dice che prenderebbe la ruspa, ma a Roma è già tutto ‘ruspato’. Serve invece capire come costruire e per farlo serve una squadra competente e con idee chiare. Chi vuole candidarsi deve spiegare cosa vuole fare e con chi. Non escludiamo nulla a priori tranne l’improvvisazione” .

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