Va evitato il plebiscito per il Sì, si rafforzerebbero gli istinti illiberali
C’è il rischio serio di portare al trionfo chi punta alla destabilizzazione del parlamentarismo fiaccando ogni resistenza
Si chiede all’elettore di confermare o abrogare la riforma costituzionale che riduce di circa un terzo il numero dei parlamentari. Non è ovviamente una questione di principio, non mette in discussione l’operatività del Parlamento e, in fondo, non riduce in modo significativo la rappresentatività, anche se i partiti di dimensioni minori esprimono preoccupazione su questo aspetto. Si direbbe quindi che, nonostante l’origine populista e anti casta della riforma, questa, in sé e per sé non crea particolari danni. Questa è la ragione che spinge anche persone che detestano l’agitazione antipolitica, a cominciare dal direttore e dal fondatore di questo Foglio, a approvare la riforma.
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