Sergio Mattarella (foto LaPresse)

Mattarella, il coraggio tranquillo

Redazione

Un messaggio ricco di umanità, e di richieste all’Europa pacate e urgenti

L’inusuale fuorionda prima della registrazione del messaggio, finito sui social (“non vado dal barbiere neanche io”), è un piccolo regalo che ci restituisce l’umanità di Sergio Mattarella, la sua serenità di uomo e Capo di stato, pur nella drammaticità della situazione che l’Italia e il mondo stanno vivendo. Il presidente della Repubblica ha voluto parlare venerdì sera, “nuovamente”, con un breve messaggio che nella sua misura e asciuttezza ha voluto essere una rassicurazione e un incoraggiamento a una nazione da settimane aggrappata all’ansia e alle speranze del “bollettino delle 18”. Ma è stato tutt’altro che un messaggio generico e improvvisato. Mattarella ha ricordato innanzitutto le vittime della pandemia e i loro familiari, ha ringraziato tutti gli italiani, i medici e gli operatori sanitari, tutti coloro che stanno compiendo il loro dovere e più del proprio dovere per il bene di tutti. E ha concluso incoraggiandoli, perché bisogna già da ora pensare al dopo emergenza e alle iniziative per rilanciare l’economia. Le ultime parole: “Nella ricostruzione il nostro popolo ha sempre saputo esprimere il meglio di sé”.

 

 

Parlava all’Italia, Mattarella. Ma ha parlato ovviamente anche all’Europa, che mai come in questi giorni è il nostro luogo di appartenenza e di sostegno e il nostro interlocutore più importante. Ne ha parlato conoscendo anche le difficoltà da superare e le mediazioni che saranno necessarie. Lo ha fatto con senso di responsabilità: “Anche di questo (dei colloqui con i capi di Stato stranieri, ndr) – avverto il dovere di rendervi conto”. E ha precisato: “Nell’Unione europea la Banca centrale e la Commissione, nei giorni scorsi, hanno assunto importanti e positive decisioni finanziarie ed economiche, sostenute dal Parlamento Europeo. Non lo ha ancora fatto il Consiglio dei capi dei governi nazionali. Ci si attende che questo avvenga concretamente nei prossimi giorni”. Perché il punto è drammaticamente chiaro a tutti: “Sono indispensabili ulteriori iniziative comuni, superando vecchi schemi ormai fuori dalla realtà delle drammatiche condizioni in cui si trova il nostro continente. Mi auguro che tutti comprendano appieno, prima che sia troppo tardi, la gravità della minaccia per l’Europa”.

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