Carla Ruocco, una presidente d'oro per la commissione Banche

Dalla domanda al governatore Visco per sapere “dov'è l'oro di Banca d'Italia” (spoiler: è in Banca d'Italia), agli attacchi contro l'euro, all'addio a Casaleggio con il messaggio di Fidel Castro. Perle della deputata grillina

Enrico Cicchetti

L'avevamo scritto nel dicembre scorso, quando nel M5s si pensava già a lei, a Carla Ruocco, per la presidenza della commissione d’inchiesta sulle Banche. Incarico che i grillini avevano in un primo momento rivendicato per il senatore Elio Lannutti, la cui candidatura era però diventata indifendibile per lo stesso Luigi Di Maio. E non solo per quel tweet antisemita del gennaio 2019. Ma anche perché sulla nascita di quella delicata commissione d’inchiesta vigilava anche il presidente Sergio Mattarella, lo stesso che Lannutti aveva definito, negli anni, “traditore”, “mummia sicula” e “padrino”. Non è toccato a lui né a Gianluigi Paragone, un altro grillino che sperava in quella poltrona, ma che è i “probiviri” del M5s hanno espulso dopo il mancato voto di fiducia sulla Manovra. E così, alla fine, a guidare la commissione Banche è stata eletta Carla Ruocco. Già presidente della commissione Finanze della Camera, la deputata è famosa, tra le altre cose, per alcune gaffe. Nel 2014 per esempio chiese a Ignazio Visco dove si trovasse l'oro di Bankitalia. Nel risponderle il governatore faticò a rimanere serio. Un po' come Roberto Gualtieri, ospite insieme a Ruocco di Sky Tg24, durante alcune esternazioni della neo-eletta presidente di commissione sull'euro e sulla politica monetaria.

   

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