Il grande imbroglio dei terzisti per Salvini
Degradano la rivolta contro il nazionalpopulismo, considerano le citofonate gesti provocatori, trasformano le ruspe in “smargiassate”. I terzisti fingono di non tifare ma si candidano a essere portavoce del salvinismo. No al metodo Galli della Loggia
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A Salvini non basta il rosario
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La lezione emiliana
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Il problema di Salvini è che si è citofonato da solo
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Perdenti, dimenticati e invecchiati. Ecco chi ha perso in Emilia-Romagna
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Capitano compulsivo. Salvini non si guarisce
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Il virus del cialtronismo ha raggiunto il suo picco e quel citofono ha ridisegnato l'Italia
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Vincere e governare. La lezione di Bonaccini
Quando c’era una destra, Ernesto Galli della Loggia la giudicava un’anomalia infelice, per di più di plastica. Ora che al posto della destra (che si diceva a vocazione liberale) c’è il nazionalpopulismo salviniano, nella forma del bullismo o del trucismo, il nostro amico scavalca in destrezza questo piccolo problema, questa novità che ha risvolti europei e mondiali, e al partito del Papeete e del citofono offre consigli politici di moderazione come se fosse un normale soggetto di destra costituzionale e conservatrice. Se abbiamo letto bene quel che scriveva ieri nel Corriere, tra una citofonata e l’altra il senatore Salvini dovrebbe farsi establishment e inventarsi una classe dirigente competente, venire a patti con il carattere ideologicamente e perversamente antifascista dell’opinione comune repubblicana, trovare il modo di non avere contro la chiesa cattolica. Vaste programme, avrebbe detto il generale De Gaulle. Tanto più che il senatore promette o minaccia di “andare avanti come un rullo compressore”.
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- Giuliano Ferrara Fondatore
"Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.