Il segretario del Pd Nicola Zingaretti con Maurizio Martina (foto LaPresse)

Martina va a Marzabotto a cercare l'alternativa

David Allegranti

“Fianco a fianco”, l'area guidata dall'ex segretario Pd, ha organizzato per i prossimi sabato 22 e domenica 23 giugno il suo primo forum nazionale

Roma. Il congresso del Pd è finito da settimane ma questo non significa che siano terminate le occasioni di incontro e riflessione. L’area di Maurizio Martina, “Fianco a fianco”, ha organizzato per i prossimi sabato 22 e domenica 23 giugno a Marzabotto il suo primo forum nazionale dal titolo “Per l’alternativa”, una summer school di formazione e confronto. Per tutta la giornata di sabato ci saranno, spiegano dall’organizzazione, sessioni tematiche su uguaglianza, sostenibilità, Europa, lavoro e automazione. La domenica invece sarà dedicata alle “prospettive del Pd per l’alternativa”. Molti gli esterni invitati a parlare, come Mario Tozzi, Sergio Fabbrini, Chiara Saraceno, Marco Bentivogli, Fabrizio Barca, i giornalisti Federico Rampini e David Parenzo, Maurizio Ferrera e altri.

 

L’area Martina ha invitato tutte le anime del Pd a partecipare, da Cuperlo a Giachetti a Guerini. Carlo Calenda parlerà il sabato, insieme a Roberto Gualtieri, Paolo De Castro e Irene Tinagli. Sarà Paolo Gentiloni a chiudere la sessione del sabato mattina mentre il segretario del Pd Nicola Zingaretti interverrà in mattinata la domenica insieme a Graziano Delrio, Stefano Bonaccini, Matteo Orfini e altri. I lavori verranno poi chiusi la domenica da Martina, che in questi giorni ha spiegato quale sia “l’alternativa” a partire dal risultato delle elezioni spagnole. “Pedro Sánchez ha avuto il coraggio del riformismo radicale. Ha messo al centro le persone, la lotta alle diseguaglianze, la parità di genere, lo sviluppo sostenibile. Ha ripreso battaglie concrete per i salari, il diritto alla casa, alla scuola, alla salute. Ha chiesto di più a chi ha di più, per sostenere prima di tutto chi ha di meno. E’ un segnale che va colto anche in Italia e in Europa”.

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  • David Allegranti, fiorentino, 1984. Al Foglio si occupa di politica. In redazione dal 2016. È diventato giornalista professionista al Corriere Fiorentino. Ha scritto per Vanity Fair e per Panorama. Ha lavorato in tv, a Gazebo (RaiTre) e La Gabbia (La7). Ha scritto cinque libri: Matteo Renzi, il rottamatore del Pd (2011, Vallecchi), The Boy (2014, Marsilio), Siena Brucia (2015, Laterza), Matteo Le Pen (2016, Fandango), Come si diventa leghisti (2019, Utet). Interista. Premio Ghinetti giovani 2012. Nel 2020 ha vinto il premio Biagio Agnes categoria Under 40. Su Twitter è @davidallegranti.