Silvio Berlusconi (foto LaPresse)

Anche Forza Italia scopre le primarie

David Allegranti

Lettera del responsabile nazionale Movimenti Civici del partito, Massimo Mallegni: ai prossimi congressi potranno votare pure gli elettori non iscritti

Forza Italia apre il partito anche ai non iscritti. Ai prossimi congressi potranno votare pure gli elettori che non hanno la tessera berlusconiana in tasca. E dire che già adesso la tessera non costa praticamente più nulla: appena dieci euro. Massimo Mallegni, responsabile nazionale Movimenti Civici di Forza Italia, ha scritto una lettera agli amministratori locali spiegando perché il partito di Berlusconi così com’è non può più funzionare.

 

“Negli ultimi mesi il Movimento ha iniziato un rinnovamento profondo, a partire dagli eletti in parlamento, oltre il 70 per cento di ‘facce nuove’, provenienti dal mondo delle Amministrazioni Locali e dell’impresa, dalle presidenze dei due gruppi parlamentari e dal rinnovo degli organismi del movimento, un esempio per tutti, Antonio Tajani, nuovo Vice Presidente”. Secondo Mallegni, “negli anni passati si è ‘persa di vista’ la realtà di tutti i giorni e sentiamo il dovere di tornare a rappresentare le istanze dei territori che in questi anni hanno virato legittimamente verso il civismo per non essersi riconosciuti nelle posizioni nazionali che spesso apparivano distanti o eccessivamente ideologiche”. Dunque, spiega il senatore di Forza Italia, “abbiamo deciso quindi di rinnovarci dalla base consentendo di eleggere democraticamente i nostri dirigenti. Non solo gli iscritti potranno votare, ma anche tutti quei cittadini che sono convinti che esista un’‘altra Italia’ che nasce anche da esperienze civiche siano esse più o meno connotate politicamente, non chiediamo tessere ma impegno e proposte”. Questo perché “l’aspetto ideologico è stato ormai superato dalla necessità di risolvere i problemi concreti dei Comuni e dei singoli cittadini”. Insomma anche in Forza Italia adesso uno vale uno.

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  • David Allegranti, fiorentino, 1984. Al Foglio si occupa di politica. In redazione dal 2016. È diventato giornalista professionista al Corriere Fiorentino. Ha scritto per Vanity Fair e per Panorama. Ha lavorato in tv, a Gazebo (RaiTre) e La Gabbia (La7). Ha scritto cinque libri: Matteo Renzi, il rottamatore del Pd (2011, Vallecchi), The Boy (2014, Marsilio), Siena Brucia (2015, Laterza), Matteo Le Pen (2016, Fandango), Come si diventa leghisti (2019, Utet). Interista. Premio Ghinetti giovani 2012. Nel 2020 ha vinto il premio Biagio Agnes categoria Under 40. Su Twitter è @davidallegranti.