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Cosa rispondono i funzionari Ue quando il governo prova a vendergli i migranti della Diciotti

Daniele Raineri

"177 eritrei. Su, che sarà mai?". "Vedo cosa posso fare ma non prometto nulla". Satira

[Siamo venuti in possesso dell’intercettazione tra un funzionario italiano che cerca di piazzare i migranti in un paese estero e il funzionario di un paese straniero che declina la richiesta con gentilezza, durante la crisi della nave Diciotti. Attenzione, questo è un pezzo di satira].

 

– Pronto buonasera.

 

– Buonasera amico mio, come va alla Farnesina sovranista? Tutto bene?

 

– Tutto bene ma avrei una richiesta, giusto adesso ho finito di parlare al telefono con il Viminale, sono molto pressanti e se voi foste così gentili da prendere in considerazione questa richiesta vi saremmo davvero grati…

 

– Amico mio, se è perché vi servono di nuovo degli aerei Canadair ne abbiamo già parlato l’anno scorso: è tutta una cosa che gestiscono bene le protezioni civili dei paesi in autonomia, noi non c’entriamo nulla.

 

– No, io chiamo per la vicenda della nave Diciotti, avrai di sicuro visto cosa succede vero? C’è una nave della Guardia costiera bloccata nel porto di Catania, a bordo ci sono 177 eritrei e qui ci si chiedeva: non è che li pigliate voi? Please.

 

– Carissimo, vedo cosa posso fare ma non prometto nulla

 

– 177 eritrei. Su, che sarà mai?

 

– Però pure voi. Quando a Bruxelles s’è trattato di riformare il Trattato di Dublino per rendere automatici i ricollocamenti degli immigrati i Cinque stelle hanno votato contro e la Lega s’è astenuta.

 

– 177 eritrei. Dai, per piacere, che sennò qui diventa un casino.

 

– Però anche voi mettetevi nei miei panni. Io adesso dovrei telefonare al mio governo con la voce seria e dirgli che il governo italiano ha bloccato una nave della Guardia costiera italiana in un porto italiano e che dobbiamo risolvere la situazione noi. Mi chiederanno: e se noi non facciamo nulla, cosa succede? E io sarò costretto a dirgli la verità: non succederà un bel nulla. E’ ovvio. Ci basta aspettare e il vostro governo prima o poi quelli li farà sbarcare, mica potete tenere una vostra unità militare bloccata a un molo di Catania per sempre. Cos’è, una Guantanamo per i migranti eritrei? Che poi io l’ho capito il vostro Salvini, se non s’impunta su questa cosa e se non monta un grande casino, cosa gli resta da far vedere ai fan? Non ha niente in mano.

 

– Sì ma come la mettiamo con il vertice di giugno?

 

– Il vertice di giugno cosa?

 

– A fine giugno a Bruxelles c’è stato un vertice dell’Unione europea che è durato tredici ore, è finito a notte fonda, per decidere come ricollocare i migranti tra i vari paesi europei dopo gli sbarchi. Adesso non potete fare finta di nulla. Il nostro presidente Conte aveva pure celebrato: “L’Italia non è più sola!”.

 

– Quell’accordo era fasullo e lo avevano capito tutti tranne il vostro governo – anzi il vostro governo l’aveva capito perfettamente ma non l’ha detto – e i suoi fan su Facebook. Era un “accordo su base volontaria”. Capito il trucco? Sta tutto lì in quelle parole: “Su base volontaria”. Come dire: se voglio prendo i migranti, se non voglio no. E’ come “l’obbligo flessibile” per le vostre vaccinazioni. Se le vuoi fare sono obbligatorie. Se non le vuoi fare non sono obbligatorie.

 

– E quindi?

  

– E quindi questa volta la base volontaria non c’è e non li prendiamo. Ma poi mi sembra già di sentirlo il nostro governo, diranno che ci siamo presi molti più rifugiati stranieri dell’Italia quest’anno e anche l’anno scorso e pure l’anno prima e che tutti i paesi in Europa si sono presi più stranieri dell’Italia. Tutti tranne i vostri amici di Visegrád – che però guarda caso non hanno porti sul Mediterraneo, ditemi un po’ se non vi hanno fregato. Voi state dalla loro parte – paesi che prendono zero migranti – e contro paesi come Germania e Francia che invece si prendono il maggior numero di migranti e potrebbero dare una mano.

 

– Ho capito. Vado a bussare ad altre porte.

 

– Che poi, fammi dire: ci vuole tanto a dare una coperta e una tazza di brodo a 177 persone, a farle sbarcare e a trovare una sistemazione? Siete pur sempre la seconda potenza industriale dell’Europa dopo la Germania.

 

– Eh, ma sono un simbolo della battaglia per la “protezione dei confini”.

 

– Ma questi sono eritrei, le domande degli eritrei per diventare rifugiati hanno una percentuale di accettazione altissima.

 

– Non è finita la guerra tra Eritrea ed Etiopia?

 

– Sì, ma in Eritrea comanda Isaias Afewerki, uno che ha la tortura facile.

 

– Vado.

 

– Alla prossima. Però c’è una cosa che non ho capito: è vero che gli eritrei sono stati prima salvati da due motovedette della Guardia costiera che di regola li avrebbero portati a Lampedusa e che poi invece da Roma è arrivato l’ordine di trasferirli a bordo della Diciotti – che è più grande e più attrezzata se lo sbarco si trasforma in un caso politico? Ed è vero che in questi giorni sono sbarcati almeno altri duecento migranti in Italia, come minimo, ma che il governo non ha detto nulla?

 

– Tutto vero.

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  • Daniele Raineri
  • Di Genova. Nella redazione del Foglio mi occupo soprattutto delle notizie dall'estero. Sono stato corrispondente dal Cairo e da New York. Ho lavorato in Iraq, Siria e altri paesi. Ho studiato arabo in Yemen. Sono stato giornalista embedded con i soldati americani, con l'esercito iracheno, con i paracadutisti italiani e con i ribelli siriani durante la rivoluzione. Segui la pagina Facebook (https://www.facebook.com/news.danieleraineri/)