Simone Lenzi contro i "nani" del M5s che a Livorno bocciano la rotonda dedicata a Ciampi

Lo scrittore e cantautore, voce dei Virginiana Miller, critica i grillini che non vogliono intitolare la rotonda di Ardenza all'ex presidente della Repubblica: "Lui a 25 anni aveva già fatto più di quello che loro faranno in tre vite"

David Allegranti

Simone Lenzi, cantautore, scrittore e frontman del gruppo livornese Virginiana Miller ha lasciato Livorno – anche in polemica con l'amministrazione grillina – e , intervistato alla stazione della città toscana, spiega che ci rimetterà piede "quando la rotonda di Ardenza si chiamerà rotonda Ciampi". Per la Rotonda d'Ardenza – che delimita il confine sud del viale a mare ed è il proseguimento della passeggiata turistica lungo la fascia costiera – era stata infatti proposta dal Pd l'intitolazione a Carlo Azeglio Ciampi. Ma la maggioranza Cinque stelle ha bocciato la mozione nella seduta del consiglio comunale del 25 gennaio. Il sindaco Filippo Nogarin si è astenuto, nonostante fosse stato lui stesso a promuovere l’idea dell'intitolazione prima che il no di diversi consiglieri M5s lo costringesse a congelare e poi a ritirare la delibera già approvata dalla giunta. Per Lenzi è persino inutile disquisire sull'opportunità di dedicare la via all'ex presidente della Repubblica "che a 25 anni aveva già fatto più di quello che questi nani faranno in tre vite messe insieme". 

  

L'autore, che da tempo si è trasferito a Pisa, sta per pubblicare il suo nuovo libro, "Dall'esilio", in uscita ad aprile 2018. Il protagonista del romanzo, cinquantenne livornese, decide di ritirarsi in campagna per stare lontano da una società in cui ormai non si ritrova. un po' come ha fatto la voce dei Virginiana Miller, che vive in un esilio autoimposto, in attesa che le cose, nella sua città, prendano un'altra piega.

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  • David Allegranti
  • David Allegranti, fiorentino, 1984. Al Foglio si occupa di politica. In redazione dal 2016. È diventato giornalista professionista al Corriere Fiorentino. Ha scritto per Vanity Fair e per Panorama. Ha lavorato in tv, a Gazebo (RaiTre) e La Gabbia (La7). Ha scritto cinque libri: Matteo Renzi, il rottamatore del Pd (2011, Vallecchi), The Boy (2014, Marsilio), Siena Brucia (2015, Laterza), Matteo Le Pen (2016, Fandango), Come si diventa leghisti (2019, Utet). Interista. Premio Ghinetti giovani 2012. Nel 2020 ha vinto il premio Biagio Agnes categoria Under 40. Su Twitter è @davidallegranti.