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Cari politici, siete pronti?

Redazione

La debolezza italiana di non capire la post politica della responsabilità

Insistiamo, da qualche giorno, su un “memorandum”, o un manifesto, o se preferite una modesta proposta a tutte le forze politiche responsabili (esclusi cioè gli sfasciacarrozze populisti-declinisti-statalisti) affinché da subito, e anche prima delle elezioni (non siamo purtroppo la Gran Bretagna, dove si decide di votare quando la sovranità della politica decide che sia necessario per il paese farlo) si accordino per “stabilire dieci concreti provvedimenti di politica economica necessari per dare una spinta al nostro paese (e intervenire in modo strutturale sui problemi dell’Italia)”, abbiamo scritto sul Foglio di sabato.

 

Dal progressivo taglio delle imposte alla liberalizzazione dei servizi pubblici locali, dall’alleggerimento del debito pubblico alle regole sul lavoro, alla giustizia. Abbiamo invitato a firmarli prima del voto e in modo condiviso. Un appello alla responsabilità. Stiamo raccogliendo contributi di idee nella direzione dello spunto del Foglio, benvenuti. Abbiamo ottenuto delle risposte favorevoli, altre più interlocutorie, altre politicamente critiche. Nessun problema, è il bello della democrazia. Ma c’è una domanda che, alla nostra classe politica tutta intera, è necessario porre. Gli appelli e le proposte per intese responsabili (non è obbligatorio chiamarle bipartisan) sulle riforme urgenti e inderogabili per il paese non sono nuovi, non pretendiamo copyright. Ci sono stati in vari momenti della nostra storia recente. Ai tempi delle riforme col loden di Monti; o quando Giorgio Napolitano indicò la via da percorrere alle Camere riunite. In quei momenti, si sono sempre raccolti battimani e solenni impegni alla responsabilità. Ma sono poi sempre stati smentiti. Per ignavia e convenienza della politichetta? Anche, e può starci. Ma soprattutto per una questione di fondo: in Italia quasi nessun politico (o davvero pochi) ha ancora capito, ma capito davvero, che la vecchia politica destra-sinistra (o peggio mio-tuo) è finita: vi dice niente il tentativo “post politico” di Macron in Francia?

 

L’unica “ideologia” di fronte alla barbarie populista si chiama realismo e responsabilità. Le cose che servono sono chiare. Cari politici, siete pronti per questo? Battete un colpo.

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