Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro (foto LaPresse)

Bravo Brugnaro

Redazione
Elton John insulta il sindaco di Venezia che vieta il gender nelle scuole

Elton John, nell’improbabile veste di fustigatore dei costumi, ora se la prende con Luigi Brugnaro, il sindaco di Venezia, reo di contrastare la diffusione tra i bambini dell’ideologia  gender. Il cantante britannico epiteta il sindaco come “bifolco e bigotto”, colpevole di lasciare la “meravigliosa Venezia affondare”, e pensa che il suo giudizio sia inappellabile. In un recente passato la star inglese aveva stigmatizzato e invitato a boicottare Dolce & Gabbana, stilisti notoriamente gay, perché avevano espresso dubbi sull’opportunità di concedere alle coppie omosessuali il diritto di adozione. Ora gli stilisti hanno fatto marcia indietro (anche perché forse la loro critica aveva assunto un tono poco rispettoso per gli incolpevoli bambini definiti “bambini sintetici”), come fece Barilla accusato di omofobia. Ma la questione sollevata da Brugnaro è di tutt’altro genere. Rifiutare di diffondere tra i minori testi che proclamano l’inesistenza delle differenze tra i sessi e che negano il principio (peraltro sancito dalla Costituzione italiana) del matrimonio come unione tra un uomo e una donna è del tutto legittimo. Un conto è rispettare le opinioni di tutti in un confronto pubblico tra adulti, altra cosa è propagandare un’ideologia specifica e discutibile a giovanissimi privi delle capacità critiche necessarie per farsi un’opinione autonoma.

 

Naturalmente ci sarà la solita campagna contro la presunta omofobia di Brugnaro, che già si è attivata per la pubblicazione, sul profilo Twitter del sindaco, delle note contumelie rivolte da ignoti al cantante Mika, che però Brugnaro aveva postato in segno di solidarietà. L’omofobia, come ogni altra forma di discriminazione va combattuta. Però definire come discriminatoria la scelta di impedire la diffusione in sedi pubbliche dell’ideologia gender nei confronti dei bambini è solo una mistificazione. Il fatto che per sostenere la sua tesi Elton John non trovi di meglio che sciorinare una lista di insulti gratuiti ne è una dimostrazione indiretta. Brugnaro ieri ha risposto a Elton John via Twitter, elegantemente riferendosi solo alla questione economica: “La sfido a donare risorse vere per salvare #Venezia. Passiamo ai fatti, fora i schei”. La formazione della consapevolezza dei giovanissimi è altra cosa, un processo assai delicato e proteggerla da intromissioni indebite è un diritto e forse anche un dovere, altro che discriminazione.

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