I ministri Maria Elena Boschi e Stefani Giannini in Aula durante il voto sulla riforma della scuola (foto LaPresse)

La Camera approva la riforma della Scuola. Camusso: "La battaglia va avanti"

Redazione
Il provvedimento passa con 316 "sì", 137 "no" e un astenuto e va ora al vaglio del Senato. Proteste fuori dall'Aula.

L'Aula della Camera ha approvato il ddl di riforma della Scuola con 316 "sì", 137 "no" e un astenuto e il provvedimento passa ora all'esame del Senato. Commentando su Twitter il voto a Montecitorio, il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, si è detta "emozionata e soddisfatta" perché "con questa legge si realizza un grande cambio culturale. Dopo 15 anni può tornare a rappresentare un un ascensore sociale".

 

I sindacati, Susanna Camusso in testa, rinnovano invece la propria posizione di ferma opposizione al ddl. "Con il voto di oggi non si chiude la battaglia, che continua", ha detto la leader della Cgil, a margine della cerimonia di commemorazione a 16 anni dal l'omicidio di Massimo D'Antona, commentando il provvedimento approvato dalla Camera. "Si dice - continua Camusso - che ci vorrebbe davvero una buona riforma della scuola. Questa non lo è, è legata a una logica emergenziale e non a un progetto sul valore dell'istruzione nel nostro paese, di coesione sociale e di uguaglianza che la scuola deve avere. La piega invece a un'idea di efficientismo". Per il leader sindacale, quindi, non "é una riforma positiva. Il governo aveva annunciato che avrebbe discusso ma nei fatti continua a difendere il suo progetto. Con altrettanta nettezza - conclude - e col voto di oggi non si chiude la battaglia, che continua".

 

[**Video_box_2**]Subito dopo il voto finale dell'Aula, alcune decine di manifestanti hanno accolto l'ok di Montecitorio con una bordata di fischi e scandendo alcuni slogan come "vergogna, vergogna" e "Dimissioni, dimissioni".