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Piccola Posta

Se a negoziare sono paesi alleati

Adriano Sofri

Domenica eravamo "a un passo dall'accordo", le notizie da Ginevra riferivano di un confronto mai così positivo. Poi è emerso il dettaglio: a parlarsi, durante la prima giornata, erano l'Ucraina e i volenterosi da un lato, e gli Stati Uniti dall'altro

Domenica d’ansia, il giorno dopo l’ultimatum di resa russo-americano, giorno cruciale, ormai tutti i giorni si pretendono cruciali, l’incontro di Ginevra. A sera, il cielo si era miracolosamente rischiarato. Il telegiornale annunciava che “siamo a un passo dall’accordo”. Le testate dei giornali riferivano che non c’era mai stato un confronto così positivo. Notizie che allargavano cuori già rattrappiti dalle delusioni. La parola alla diplomazia riprendeva i suoi diritti. Forse, questa volta… 


Poi, piano, quasi di soppiatto, sopravveniva la consapevolezza del dettaglio. Il negoziato in corso a Ginevra, la cui prima giornata era dichiarata tanto promettente, quasi risolutiva, riguardava i due nemici: Ucraina e volonterosi, da una parte, e Stati Uniti d’America dall’altra. Forse ce l’avrebbero fatta a trovare un compromesso. Poi, restava da vedersela con la Russia. Questo, per ricordarci in che mondo viviamo. E muoiono. 

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