Un soldato ucraino a Mykolaiv (AP Photo/Petros Giannakouris)

Piccola posta

A Mattia Sorbi è successa la cosa peggiore per un corrispondente di guerra

Adriano Sofri

Il giornalista è ricoverato nell'ospedale di Kherson, ferito da una mina antiuomo che ha invece ucciso il tassista che lo accompagnava, un cittadino ucraino di Mykolaiv

A Mattia Sorbi, ricoverato, quando scrivo, in un ospedale della città di Kherson, occupata dall’esercito russo, è successa la cosa peggiore che possa succedere a un giornalista corrispondente da una situazione di guerra. La cosa peggiore non è morire, ma che muoiano la persona o le persone che ti stanno accompagnando. Nell’esplosione di una mina sulla strada di Kherson, dove Mattia Sorbi è stato ferito, il guidatore che lo trasportava, un tassista, cittadino ucraino di Mykolaiv, è rimasto ucciso. Questo è il punto, questa la tragedia. Di ogni altro aspetto ci sarà tempo di parlare, quando Mattia sarà tornato: con le informazioni appropriate, a ragion veduta. 

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