E anche per la Corea si è fatto “troppo tardi”

Adriano Sofri

La soluzione militare non appare percorribile, anche il negoziato resta difficile. Kim Jong-un ha dimostrato di saper stringere i denti. La comunità internazionale ha idee migliori? 

Come per tutte le minacce che incombono sulla terra, per la Corea si è fatto “troppo tardi”. Troppo tardi per la soluzione militare. Il fuoco e la furia sono la fanfaronata di un vecchio bullo che gioca al rialzo con le parole ed è fin qui ostaggio di un giovane bullo che gioca al rialzo con i fatti. Tutti riconoscono che la potenza di fuoco che Pyongyang è comunque in grado di rivolgere contro Seul e altri obiettivi civili, anche se subisse il più devastante primo colpo americano, è enorme. Dunque se Trump non cedesse a una pazzia il ricorso alla forza delle armi da parte degli Stati Uniti sarebbe inevitabile solo nel caso di un attacco mosso da Kim, che peraltro non è impensabile, dato che la pazzia è ben distribuita. Dunque il negoziato è l’unica via, benché a negoziare bisogni essere (almeno) in due. E si direbbe che anche per alcuni degli eventuali obiettivi del negoziato si sia fatto troppo tardi: per esempio, la rinuncia della Corea del nord all’armamento nucleare. Qualunque significato si dia alla parola negoziato, si negozierebbe ormai con una Corea del nord che è una potenza atomica, e che non recederebbe più da questo risultato. D’altra parte Kim Jong-un non accetterebbe mai una normalizzazione dei rapporti fra il suo paese e il resto del mondo, Cina e Russia comprese, che segnasse la sua fine: anche per una sua personale normalizzazione si è fatto di gran lunga troppo tardi. Dunque anche un qualunque negoziato non potrebbe che implicare una sua detronizzazione: scommessa azzardatissima, che impone soprattutto di prendere tempo. Kim Jong-un ha mostrato, quanto a lui, di saper stringere i tempi. E’ così o sbaglio? Ci sono idee migliori? (Ha idee migliori una comunità internazionale che ha lasciato imperversare un Califfato per tre anni, e una guerra incivile in una piccola porzione di medio oriente per sei anni e 500 mila morti?).

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