Il giudice Giangiacomo Ciaccio Montalto

Mafia e articolo 21

Adriano Sofri
Tre anni fa il giornalista trapanese Rino Giacalone aveva scritto che il capo mafioso di Mazara del Vallo, Mariano Agate, condannato per mumerosi omicidi, fra i quali quello del giudice Giangiacomo Ciaccio Montalto, e per la strage di Capaci, era stato “un pezzo di merda”.

Tre anni fa il giornalista trapanese Rino Giacalone aveva scritto che il capo mafioso di Mazara del Vallo, Mariano Agate, condannato per mumerosi omicidi, fra i quali quello del giudice Giangiacomo Ciaccio Montalto, e per la strage di Capaci, era stato “un pezzo di merda”. Querelato per diffamazione dalla vedova del boss, Giacalone è stato assolto dal tribunale di Trapani, che ha ricordato l’art.21 della Costituzione: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Se ne era ricordato anche il diciottenne Peppino Impastato, in un piccolo giornale di Cinisi: “Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda”.

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