(foto LaPresse)

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Una precisazione di D'Alema sul contratto di consulenza con EY

Chi ha scritto al direttore Claudio Cerasa

Al direttore - Ottimo il commento del Foglio a proposito del progetto Poseidon. Vorrei però ricordare a noi tutti che il gas non serve solo a produrre elettricità. Serve anche per scaldarci, cucinare e alimentare gli impianti di molte attività industriali. Su 76 miliardi di metri cubi importati nel 2021, 47 sono andati a usi non elettrici. E già che ci siamo anche un’altra cosa. L’elettricità rappresenta solo il 20 per cento dei consumi energetici finali ed è fatta oltre che con il gas anche con le rinnovabili, prima di tutto l’idroelettrico, e da una spruzzata di carbone. Il restante 80 per cento –  trasporti, usi civili, usi industriali – è soddisfatto da combustibili fossili; gas e petrolio fondamentalmente. Con l’aumento delle rinnovabili possiamo sostituire almeno in parte il gas che serve a produrre elettricità. Rimane il problema del resto.
Chicco Testa



Al direttore - Dunque nella mitica procura di Milano se le stanno dando di santa ragione… pm contro pm… aggiunti contro aggiunti… accuse tra chi lavora di più e chi di meno… scontri su lavoro di quantità e di qualità… tutto frutto pare dell’organizzazione ideata da Francesco Greco in pensione dal novembre scorso. Un disastro assoluto pare… E con mezzo ufficio indagato a Brescia si parla di indagini non fatte e fatte a vanvera… in attesa del nuovo procuratore per il quale saranno cavoli amari. L’ultimo spenga la luce.
Frank Cimini



Al direttore - Ieri il Foglio ha scritto che sarebbe bello se una delle trasmissioni che solitamente ospitano il professor Orsini, “#Cartabianca” e “Piazzapulita”, avesse il coraggio di invitare il direttore di  Novaja Gazeta: Dmitri Muratov. Sarebbe bello, ma nel frattempo, se non ricordo male, uno dei pochi talk italiani ad aver intervistato un giornalista di Novaya Gazeta è stata “Piazzapulita”. O sbaglio?
Luca Marconi

Non sbaglia. E a quanto pare “Piazzapulita” tenta da alcune settimane di avere un’intervista con Muratov. Speriamo che quel giorno, quando sarà, in studio ci sia anche Orsini. In bocca al lupo a Formigli.



Al direttore - Ho letto che la Cassa depositi e prestiti si è appena riunita per definire i nomi da proporre nei cda delle sue partecipate. Ho scoperto, con curiosità, che nella giornata di ieri Cdp ha inviato la sua lista di Snam, all’interno della quale non c’è l’attuale ad Marco Alverà, il cui sostituto sarà Stefano Venier ex Hera, e ho scoperto che invece la lista di  Fincantieri che doveva essere presentata è stata rinviata al 14 aprile. Effetto D’Alema?
Mauro Martoni

E’ decisamente possibile. Ma sul caso D’Alema – di cui ieri abbiamo scritto sul Foglio invitando la società di consulenza per cui lavora D’Alema, Ernst & Young, a ragionare su quali sono i confini che i propri consulenti non dovrebbero superare – è utile una precisazione che ci arriva dal diretto interessato. D’Alema ieri ci ha fatto sapere che il suo contratto con EY scadeva a fine febbraio e che pur non avendo nulla a che fare con EY la storia delle armi della Colombia, storia sulla quale D’Alema invita a distinguere chi ha fatto certamente degli errori (lui stesso) e chi invece ha commesso certamente dei crimini (chi lo ha spiato), ha scelto lui stesso di inviare una lettera personale ai vertici di EY per sospendere il rinnovo del suo contratto. Ben fatto, diciamo. 

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