Mattarella disinteressato al bis? Non ci ha mai creduto nessuno

Le lettere al direttore del 3 febbraio 2022

Al direttore - Beata la patria che ha bisogno dì Sanremo.
Federico Tarquini


 

Al direttore - Tutti pazzi per il battesimo di Achille Lauro a Sanremo Rai, mah. A me sembra l’ennesimo segno di una laicizzazione dozzinale della società. Sono ateo ebreo circonciso e battezzato. Non mi scandalizzo. Ma ci leggo una stanca mercificazione del sacro che non mi piace. Poi, liberi tutti.
Paolo Repetti

  
Achille Lauro mi pare abbia lo stesso problema di Fedez: quando si parla di lui si parla di tutto tranne che delle sue canzoni, e un motivo ci sarà.


 

Al direttore - Dilemma contemporaneo: è meglio un leader che prende voti ma non sa cosa farne o uno che prende meno voti ma sa trasformarli in azione politica concreta? Leghisti, grillini e in fondo anche fratelloni d’Italia sembrano aver scelto la prima opzione.
Andrea Cangini, senatore di Forza Italia


   

Al direttore - Sergio Mattarella, che per mesi e mesi aveva ribadito di voler chiudere il suo settennato alla scadenza naturale, quando vedeva che, al succedersi delle votazioni, crescevano i consensi sul suo nome, avrebbe potuto ribadire la propria indisponibilità: a sostenerlo è stato Fabio Dragoni, della Verità, a “DiMartedì”, di Giovanni Floris su La 7 (minuto 35). Evidentemente non sa che la Costituzione (art.87) tra i poteri del presidente della Repubblica mette quello di indirizzare messaggi alle Camere, con modalità rigorosamente precisate. E’ ovvio che un intervento sull’espressione della propria volontà di un parlamentare, o sulle determinazioni dei partiti, mentre sono in corso votazioni sarebbe gravemente improprio, probabilmente al limite di una violazione della Costituzione. Come se non bastasse, Dragoni aggiunge che “Mattarella ha giocato la sua partita e l’ha vinta”: parole che conviene non commentare perché risuonino nella loro insultante assurdità. Ma riportare, perché rimangano a disdoro di chi le ha pronunciate.
Franco Debenedetti

  

Ragionamento ineccepibile dal punto di vista costituzionale e istituzionale, caro Franco, ma all’idea che Mattarella fosse disinteressato alla prospettiva di un secondo mandato onestamente non ci ha mai creduto nessuno. Ricordo che proprio qui, in questo spazio delle lettere, il 20 maggio del 2021, rispondendo a una lettera in cui si ragionava della possibilità che Mattarella concedesse il bis, utilizzammo un vecchio virgolettato dell’ufficio stampa di Giorgio Napolitano, che nel febbraio del 2013, due mesi prima di concedere il bis, disse questo: “Il presidente Giorgio Napolitano ha da tempo pubblicamente indicato le ragioni istituzionali e personali per cui non ritiene sia ipotizzabile una riproposizione del suo nome per la presidenza della Repubblica”. Appunto.

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