L'antisemitismo di Vattimo è schifoso ma debole, peso piuma

Redazione

Al direttore - Trombare non è reato. Firmato la Corte d’appello di Milano.
Frank Cimini

 

Al direttore - Il profilo e il personaggio della Mogherini, non c’è dubbio, sono più che rispettabili. Ma a essi non giovano quei sentimenti e quegli argomenti da “boia chi molla” sui quali il governo italiano sembra volersi arroccare da qui al 30 agosto.
Luigi Compagna

 

Boja chi molla!

 

Al direttore - Il 30 giugno scorso la Corte suprema americana ha sollevato l’azienda Hobby Lobby dall’obbligo di fornire ai propri dipendenti i piani assicurativi sanitari comprensivi di copertura per aborto e contraccezione. In pratica è stata bocciata l’iniziativa di Obama per obbligare tutte le aziende a pagare anche l’aborto alle dipendenti. Per ripicca ora al Congresso di Washington si è scatenata l’offensiva liberal. Si vorrebbero eliminare tutte le leggi dei singoli stati che limitano l’aborto anche a gravidanza avanzata e che controllano le cliniche abortive. I democratici spingono per una legge sull’aborto più radicale mai vista prima. Obama prepara così le elezioni di metà mandato. Secondo loro sarebbe per difendere la salute della donna ma invece si tratta di una ideologia che teme la sconfitta e che vede un sempre maggior numero di persone difendere il povero feto nel grembo della madre.
Gabriele Soliani

 

Al direttore - Le rime contro l’esperienza del comunismo italiano me ne hanno suggerite altre, che avrebbe potuto scrivere l’anonimo romano che tu ben conosci. Certo, a me manca il romanesco. Come a Vanni Pierini, inoltratole da Michele Magno, del resto. Ecco qua: Siamo stati marinai / di un temibile vascello / che raddrizza torti e guai / conquistando questo e quello. / Quando abbiamo disertato / su consiglio del malvagio / tutto abbiamo dissipato / ragionando da randagio.
Mariano Guzzini

 

Al direttore - “E’ un genocidio in atto, nazista, razzista, imperialista, colonialista… Hamas ha dei razzetti del cazzo… Gli israeliani sono peggio di Hitler… Loro sono i bastardi che hanno il nucleare…”: sono solo alcune delle perle metafisiche uscite dalla bocca ermeneutica di Gianni Vattimo (“La Zanzara”, 16 luglio). Lei mi potrà obiettare: ma perché si meraviglia? Anzitutto, non è la prima volta che il maestro del “pensiero debole” dice queste stronzate. E poi, non è forse vero che i “flebili” hanno inaugurato trent’anni fa un’era nuova, un’era in cui vige la libertà di metafora e di manipolazione del linguaggio? E’ vero. In fondo, qualche “fragile” potrebbe spiegare che l’antisemitismo di Vattimo “non è un fatto, ma solo un’interpretazione”. Non credo, però, che il presidente delle Comunità ebraiche italiane Renzo Gattegna in questo momento sia molto interessato al gioco della “semiosi illimitata”, inventato da quelli che la sera leggono Kant.
Michele Magno

Nemmeno io lo credo.

 

Al direttore - Un plauso al Foglio per l’ottima informazione di questi giorni, vedi per es. la grande lectio del card. Brandmüller, che ha rimesso, per così dire, “le cose a posto” sulla questione del celibato, sull’interessante articolo di Matzuzzi relativo all’Ostpolitik del Vaticano nell’analisi di Weigel e, infine, anche a Cerasa che qualche giorno fa ha ben evidenziato quella che è oramai diventata la prassi di certi magistrati sul loro modus operandi, cioè gli “editorialisti”.
Pasquale Ciaccio

 

Al direttore - Non sono solo le vecchie cariatidi della Prima Repubblica a ringhiare contro le nuove leve al governo. Facendosi un giro sui social network abbondano acidi attacchi che arrivano da utenti di sinistra contro il ministro Boschi. Si arriva a scrivere “Aridatece Mara Carfagna”, che per un sinistrorso medio deve essere davvero dura. Dopo vent’anni di indignazione fissa non si torna più indietro. Questa è, politicamente, una posizione primitiva, umanamente una posizione molto triste.
Gianluca Brenna

 

Al direttore - Ho avuto il piacere, e l’onore, di conoscere il dott. Piero Tony. Ogni sua risposta al giornalista appare ponderata e condivisibile. L’amarezza e la sfiducia che coglie questo magistrato è la stessa amarezza e sfiducia che coglie qualsiasi operatore della giustizia che abbia sofferto l’imbarbarimento del nostro sistema giudiziario.
Aldo Lo Piano

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