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Italia e Spagna, due diverse risposte al coronavirus

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Figaro, Abc, Financial Times, Times, Faz

Italia: il paese si sente abbandonato dall'Ue nella crisi del coronavirus

Berlino, 24 mar - (Agenzia Nova) - Nella crisi provocata dalla pandemia di nuovo coronavirus, in Italia classe politica e opinione pubblica paiono sentirsi abbandonati dall'Ue e dagli altri Stati membri. È quanto sostiene il quotidiano “Frankfurter Allgemeine Zeitung”, secondo cui in Italia, la popolazione, i rappresentanti politici come diversi esponenti del governo e i media stanno dando massimo risalto agli aiuti ricevuti da Russia, Cina e Cuba per far fronte al contagio. Allo stesso tempo, le misure decise dall'Ue e le dimostrazioni di solidarietà sia morale sia materiale degli altri paesi membri sembrano, invece, del tutto ignorate, anche perché giunte con notevole ritardo. Per esempio, la Germania ha inviato in Italia dispositivi sanitari, dopo averne bloccato l'esportazione come da prassi in caso di emergenza nazionale quale è il coronavirus che interessa anche il paese. Per rimediare a tale “errore”, rientrato con l'abrogazione con effetto immediato del provvedimento che limitava le esportazioni di materiale medico, il presidente federale Frank-Walter Steinmeier ha scritto di propria mano una lettera al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nella missiva, Steinmeier ha espresso la solidarietà della Germania all'Italia per la “situazione estremamente difficile” che sta attraversando a causa della pandemia. Secondo Steinmeier, al fine di “superare insieme” la crisi senza precedenti del coronavirus, è ora necessario “uno spirito veramente europeo di solidarietà umana e pratica”.

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In Italia ancora si attende il picco del contagio

Parigi, 24 mar - (Agenzia Nova) - L'Italia ancora aspetta il picco dell'epidemia del nuovo coronavirus, sebbene in queste ultime ore ci sia stato un rallentamento nel numero di contagi. Lo scrive il quotidiano francese “Le Figaro”, spiegando che ieri, 23 marzo, sono stati annunciati 3.800 casi, contro i 4.800 del giorno precedente. Il termine definitivo dell'epidemia, che dovrebbe arrivare quando non ci saranno più contagi, potrebbe sopraggiungere per la fine di aprile. Al momento, però, la curva alterna accelerazioni a rallentamenti, per questo le autorità sanitarie preferiscono non sbilanciarsi in previsioni. La frenata degli ultimi due giorni fa ben sperare e dimostra che le misure restrittive applicate dal governo cominciano a portare dei risultati.

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L'Italia spera di aver superato il peggio

Londra, 24 mar - (Agenzia Nova) - L'Italia potrebbe aver raggiunto il picco dell'epidemia di coronavirus al termine di oltre due settimane di quarantena, dopo che il bilancio dei morti per il contagio è sceso per il secondo giorno consecutivo. L'Italia spera dunque di aver superato il peggio, come commentando diversi quotidiani britannici. Finora, le vittime del coronavirus in Italia sono state 6.077, il numero più alto nel mondo. A ogni modo, il totale quotidiano dei morti ieri, 23 marzo, era di 602, un dato nuovamente inferiore al picco di 793 decessi registrato il 21 marzo scorso. A loro volta, i casi di contagio registrati iieri sono stati 4.789, in calo dai 6.557 del 21 marzo scorso. Parrebbero dunque efficaci le misure restrittive attuate dal governo per contenere la pandemia: "Stiamo vedendo la luce alla fine del tunnel", ha commentato Giulio Gallera, l'assessore alla Sanità della Lombardia, la regione d'Italia più colpita dal contagio.

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La Russia invia aiuti all'Italia per ribadire storici legami

Londra, 24 mar - (Agenzia Nova) - La Russia cerca di sfruttare le tensioni all'interno dell'Ue per il blocco delle esportazioni di materiali sanitari deciso da diversi Stati membri e per il ritardo degli aiuti finanziari approvati dalla Commissione europea. Inoltre, nonostante le sanzioni adottate dall'Ue, la Russia ha sempre cercato di mantenere vive le sue relazioni con l'Italia ed ora ha colto l'opportunità offerta dalla pandemia di coronavirus che ha colpito il paese più di qualsiasi altro Stato europeo, inviandovi aerei carichi di equipaggiamenti medici e squadre di specialisti. Nell'analizzare questa mossa del Cremlino, il quotidiano britannico "Financial Times" riporta l'opinione di Nathalie Tocci, la direttrice dell'Istituto per gli affari internazionali (Iai). Secondo Tocci, la Russia, come anche la Cina, ha potuto sfruttare gli "errori" iniziali della risposta dell'Ue al coronavirus. Tra questi, particolarmente notevoli sono stati la percepita riluttanza ad agire della Banca centrale europea (Bce) e le restrizioni all'esportazione di attrezzature mediche vitali all'interno del mercato comune. "Soprattutto in Italia, ciò ha fatto aumentare l'euroscetticismo innescato a suo tempo dalla crisi finanziaria dell'Eurozona e poi alimentato dalla questione migratoria". ha affermato Tocci. La direttrice dello Iai ha poi evidenziato come in Italia vi sia "la sensazione che il coronavirus sia la terza grande questione consecutiva in cui è mancata la solidarietà europea".

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Italia e Spagna, due diverse risposte alla stessa crisi

Madrid, 24 mar - (Agenzia Nova) - Il quotidiano spagnolo "Abc" mette a confronto i due paesi europei più gravemente colpiti dal nuovo coronavirus, l’Italia e la Spagna, sottolineandone la diversità di approccio. Sebbene il governo italiano fosse in ritardo nelle sue previsioni e abbia quindi commesso alcuni errori, va notato che l'Italia ha immediatamente adottato misure drastiche. Fondamentale per la sensibilizzazione dell’Italia e per dimostrare che il coronavirus non era "poco più che un'influenza", è stato il discorso del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del 5 marzo scorso, che ha mostrato agli italiani come il paese stia vivendo una vera emergenza sanitaria. In Spagna, questa sensibilizzazione non è c'è stata e si è perso tempo prezioso. Lo aveva detto il professore Walter Ricciardi, il rappresentante dell'Italia nel comitato direttivo dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), che 10 giorni fa aveva ribadito ad "Abc" come la Spagna fosse in ritardo nell'adottare misure contro la diffusione del virus. È vero che il governo di Pedro Sánchez ha decretato il 14 marzo scorso lo stato di allarme in tutta la Spagna, con chiusura delle scuole e limitazione dei movimenti. Tuttavia, oltre a essere in ritardo, il governo spagnolo è caduto nel grave errore di annunciare le misure di venerdì e approvarle il sabato, dando così il tempo ai cittadini di "scappare" nelle loro seconde case. Inoltre il premier Sanchez ha annunciato soltanto nello scorso fine settimana, tra le altre misure, la creazione di un comitato scientifico per consigliare il governo. Un'iniziativa importante, ma che arriva con almeno un mese di ritardo.

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