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I litigi tra il governo e l'Europa sui migranti

Redazione

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di New York Times, Pais, Guardian, Sueddeutsche Zeitung

L’Italia avverte che non lascerà sbarcare navi militari Ue con migranti a bordo: protesta Bruxelles

Madrid, 19 lug 08:42 - (Agenzia Nova) - L’Italia non lascerà entrare nei suoi porti neanche un’imbarcazione con migranti a bordo fino a quando la politica dell’Unione europea sulla ridistribuzione non sarà riformata. Lo rende noto “El Pais”, secondo cui il Belpaese si è prima liberato dalle ong, poi ha minacciato i trafficanti e ora sta sfidando direttamente Bruxelles affinché le navi miliari Ue non attracchino più nei suoi porti con migranti appena salvati a bordo, come successo nel fine settimane con una imbarcazione irlandese. Il nuovo ordine ha causato indignazione a Bruxelles, dove alcuni soci hanno minacciato di ritirarsi dall’Operazione Sophia. Ma l’Italia ha tirato dritto tanto che il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, ha preteso dall’Alto rappresentante della diplomazia Ue, Federica Mogherini, un impegno scritto per riformare la politica degli sbarchi delle navi militari Eunavformed.

Leggi l’articolo del Pais

La Lega presenta una riforma del Codice penale sulla legittima difesa

Madrid, 19 lug 08:42 - (Agenzia Nova) - La Lega, il partito di estrema destra che governa l’Italia, ha presentato in Senato un controverso disegno di legge che mira a riformare il Codice penale ampliando il principio di legittima difesa dei cittadini nella propria abitazione e sul luogo di lavoro. La proposta, presentata da Massimiliano Romeo, chiede l’inasprimento delle pene contro chi viola la proprietà privata e, soprattutto, chiede di eliminare il concetto di “eccesso” di legittima difesa. Secondo “La Vanguardia”, il segretario del Partito democratico, Maurizio Martina, ha sintetizzato il progetto col motto “più armi per tutti”. In risposta alle critiche, il ministro della Giustizia, il grillino Alfonso Bonafede, ha assicurato in Parlamento che la riforma della Lega non degenererà in una liberalizzazione delle armi. Dello stesso avviso il premier Giuseppe Conte, che ha garantito che il governo “non vuole incitare all’uso delle armi”.

Leggi l’articolo del Vanguardia

Cittadini italiani definiscono Putin "il leader del futuro"

Mosca, 19 lug 08:42 - (Agenzia Nova) - Il presidente russo Vladimir Putin è considerato in Italia il "leader del futuro". È quanto emerso dai dati dell'indagine "Word Map", condotti dall'organizzazione "Demos-Coope" e pubblicati sul quotidiano "La Repubblica". Oltre alla parte principale, lo studio ha incluso anche una sezione su "La visione del futuro", che riflette l'opinione dei partecipanti al sondaggio sulle prospettive della politica internazionale. Secondo la pubblicazione, la maggior parte degli italiani ritiene di avere le maggiori affinità con il popolo spagnolo. I russi sono al secondo posto. I rapporti più aspri, secondo la maggioranza degli intervistati, sono quelli con la Francia. Questo "raffreddamento" è causato dalla posizione della leadership francese sul tema dell'immigrazione, si osserva nell'articolo. La maggior parte degli italiani considera il cancelliere Angela Merkel il leader più autorevole. Allo stesso tempo, la maggior parte degli intervistati ha indicato come leader del futuro presidente russo Vladimir Putin.

Leggi l’articolo del Ria Novosti

Presidente egiziano al Sisi, Egitto determinato a trovare gli assassini dell'italiano Regeni

New York, 19 lug 08:42 - (Agenzia Nova) - il presidente egiziano, Abdel Fattah al Sisi, ha ribadito la volontà di fare giustizia per la morte del dottorando italiano Giulio Regeni, torturato e ucciso al Cairo nel 2016. il presidente lo ha dichiarato mercoledì 18 luglio al ministro dell'Interno italiano, Matteo Salini. Il Cairo intende concludere l'indagine sull'assassinio di Regeni e consegnare i suoi assassini alla giustizia, ha detto il presidente. Giulio Regeni è scomparso il 25 gennaio 2016 mentre si trovava a Il Cairo per una ricerca post-laurea sui sindacati egiziani. Il suo corpo senza vita è stato rivenuto il 3 febbraio con evidenti segni di tortura. Le indagini hanno puntato il dito sui servizi segreti egiziani, ma i funzionari locali hanno negato qualsiasi loro coinvolgimento. "La premessa è avere chiarezza il prima possibile su quanto accaduto a Giulio Regeni e mi è stato confermato sia dal presidente al Sisi, e sia dal ministro dell’Interno che chiarezza è stata promessa e chiarezza e giustizia verranno fatte. Per la famiglia ma anche per il popolo italiano", ha detto Salvini di ritorno da Il Cairo.

Leggi l’articolo del New York Times

Italia, la "caccia al tesoro" della magistratura per i fondi della Lega

Berlino, 19 lug 08:42 - (Agenzia Nova) - I sondaggi continuano a dare in crescita la Lega, partito del ministro dell'Interno italiano Matteo Salvini, protagonista della dura campagna politico-mediatica contro l'immigrazione coincisa con la nascita del nuovo governo populista italiano. Salvini, scrive la "Sueddeutsche Zeitung", ha portato il suo partito dal 4 al 30 per cento a colpi di tweet contro l'immigrazione illegale. Secondo il quotidiano tedesco, la popolarità di Salvini sarebbe spiegabile con la fascinazione dell'elettorato italiano per la figura dell'"uomo forte". La Lega, scrive però il quotidiano tedesco, è nei guai con la giustizia, che reclama 49 milioni di euro. I conti del partito dovrebbero essere bloccati. E dal momento che la Lega "finge di non essere solvibile", la magistratura è propensa a sequestrare automaticamente tutte le entrate del partito. La "caccia al tesoro" della Guardia di Finanza inizia solo ora e potrebbe minare l’ascesa di Salvini, che ha ereditato la grana giudiziaria dal fondatore del partito Umberto Bossi. I procuratori sospettano che la Lega abbia celato fondi anche durante la direzione di Salvini, in Lussemburgo e Svizzera. Salvini accusa la magistratura di aver scagliato nei confronti del partito un attacco politico; la "Sueddeutsche Zeitung" accosta la denuncia a quelle rivolte alla magistratura dall'ex premier Silvio Berlusconi.

Leggi l’articolo del Sueddeutsche Zeitung

 


PANORAMA INTERNAZIONALE


 

Immigrazione, un segnale di rigore

Berlino, 19 lug 08:42 - (Agenzia Nova) - Il cancellierato della cristiano democratica Angela Merkel ha retto meglio del previsto allo scontro con la Csu sulla gestione dei confini tedeschi. La situazione è abbastanza diversa per quanto riguarda la protezione delle frontiere esterne dell’Unione europea: un tema su cui, almeno in linea di principio, c’è convergenza di vedute. Già in una dichiarazione del governo del 24 settembre 2015, Merkel aveva chiesto non solo un migliore controllo delle frontiere esterne, ma anche la loro protezione. Da allora molto è accaduto su questo fronte, scrive la "Frankfurter Allgemeine Zeitung". Frontex diventerà una vera polizia di pattugliamento di frontiera. I flussi dei richiedenti asilo si sono drasticamente ridotti rispetto al 2015, grazie anche alla cooperazione con la Turchia. Gli sforzi del nuovo governo italiano per ridurre i flussi dalla Libia, invece, suscitano polemiche, a livello nazionale e internazionale. Ma organizzare e controllare la migrazione è solo una parte dell’agenda dell’Unione. Un controllo delle frontiere funzionante può contribuire a all’ordine, ma non è sufficiente, sostiene il quotidiano tedesco. Di recente, a questo proposito, davanti al Bundestag la Merkel ha parlato di una piattaforma regionale in Africa. In Germania non si parla di campi, e in generale non sembrano una buona idea in Europa perché potrebbero attrarre i migranti. Non esiste una soluzione definitiva. Se la migrazione deve essere più ordinata, più mirata e quindi più umana, è necessario un approccio più complesso, anche sul fronte tecnico e legislativo. Non è vero ad esempio, secondo il quotidiano, che tutti quelli che vengono in Europa rischino la vita volontariamente. "Molti rispondono ai segnali. Se i segnali sono, come quelli dati nell’estate del 2015 in Germania, che tutti sono i benvenuti, nessuno dovrebbe essere sorpreso se questi vengono presi sul serio". Il fatto che il Gabinetto federale possa classificare tre paesi del Maghreb e la Georgia come paesi di origine sicuri, non significa che nessuno di quanti provengono da quei paesi possa più ottenere l’asilo in Germania. In ultima analisi, conclude il quotidiano, l'immigrazione deve essere ordinata e limitata nell’interesse di tutti, anche dei migranti.

Leggi l’articolo della Frankfurter Allgemeine Zeitung

Libia, i centri per migranti vicini al collasso a causa dell'ondata di nuovi arrivi

Londra, 19 lug 08:42 - (Agenzia Nova) - Il numero dei migranti chiusi nei centri di detenzione in Libia è quasi triplicato negli ultimi tre mesi, spingendo sull'orlo del collasso queste strutture già sovraffollate: lo scrive il quotidiano progressista britannico "The Guardian", riportando la denuncia dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), un'agenzia delle Nazioni Unite. Secondo un rapporto dell'Oim, a causa delle iniziative prese dall'Italia e dall'Unione Europea per contrastare l'attraversamento del Mar Mediterraneo rafforzando l'opera dei guardiacoste libici, il numero dei migranti nei centri di detenzione è lievitato in meno di tre mesi da circa 5 mila a 9.300; mentre altre migliaia di profughi sono abbandonati in Libia nelle mani delle milizie e dei trafficanti di esseri umani che gestiscono una miriade di altre strutture dove le persone sono sottoposte a violenze e privazioni di ogni tipo.

Leggi l’articolo del Guardian

Durango chiede al Tribunale di non lasciare impunito il bombardamento fascista del ‘37

Madrid, 19 lug 08:42 - (Agenzia Nova) - Il Comune spagnolo di Durango ha chiesto il sostegno del Tribunale costituzionale affinché si apra un’indagine sui bombardamenti subiti da parte delle forze aeree italiane nel 1937. La querelle sui fatti, considerati “crimini di guerra e contro l’umanità”, fu archiviata dal giudice istruttore e successivamente ratificata dal tribunale di Bizkaia senza le “prove essenziali”. Durango, spiega “El Pais”, ritiene che l’alto tribunale abbia l’occasione per correggere la dottrina costituzionale in merito alle indagini sui “bombardamenti indiscriminati e sistematici” durante la guerra. Secondo le ricostruzioni del Comune, 46 aviatori dell’Italia fascista sganciarono, il 31 marzo del 1937, 281 bombe per 14.840 chili di esplosivo, mietendo 336 vittime e distruggendo almeno 70 edifici.

Leggi l’articolo del Pais

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