La Liguria vuole bandire il velo islamico dagli ospedali

Redazione

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Washington Post, Parisien, Les Echos, Abc, Figaro

Italia, una regione vuole bandire il velo dagli ospedali

 

Washington, 9 mar - (Agenzia Nova) - L'Italia sconta un grave problema di violenza domestica: un rapporto delle Nazioni Unite la definisce "la forma di violenza più pervasiva" nel paese, che stando al rapporto riguarderebbe addirittura un terzo di tutte le donne italiane di età compresa tra i 16 e i 70 anni. Nonostante questo contesto di grave disparità di genere, scrive Amanda Erickson sulla "Washington Post", la regione Liguria propone di bandire dagli edifici pubblici e dalle strutture ospedaliere le donne islamiche che indossano il velo. Il governo regionale di Giovanni Toti motiva la proposta "in termini esplicitamente femministi": il velo, sostengono, rappresenta "uno dei peggiori simboli dell'oppressione delle donne". Le opposizioni, però, sostengono che la misura sia discriminatoria e forse incostituzionale. Secondo Raffaella Paita, del Partito democratico, la misura "causerebbe tensioni" tra gli italiani e le comunità di immigrati di fede islamica, sempre più numerose.

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L'Italia propone un'imposta unica di 100 mila euro per attirare i ricchi

 

Parigi, 9 mar - (Agenzia Nova) - Il fisco italiano ieri mercoledì 8 marzo ha avviato una procedura che permetterà ai miliardari stranieri di stabilire la loro residenza fiscale in Italia pagando un'imposta forfettaria di 100 mila euro all'anno sui loro redditi guadagnati ovunque nel mondo: ne parla diffusamente il quotidiano francese "Le Parisien", ricordando come questa procedura sia prevista dalla Legge di stabilità 2017. L'obbiettivo è chiaramente quello di fare concorrenza a paesi come il Regno Unito o la Spagna, che proprio in questo modo hanno attirato campioni dello sport e vedette dello spettacolo internazionale: secondo la stampa italiana citata dal "Parisien", questa opportunità fiscale potrebbe interessare sin da subito un migliaio di ricchissimi stranieri; una clausola della disposizione permette di usufruire di questo vantaggio anche per le grandi fortune familiari, pagando un'imposta supplementare di 25 mila euro all'anno per ciascun membro della famiglia. Secondo il fisco italiano, questa imposta forfettaria verrebbe rinnovata tacitamente ogni anno, per un massimo di 15 annualità. La principale condizione per sfruttare questa innovativa offerta fiscale italiana è di aver risieduto all'estero per almeno 9 degli ultimi 10 anni; ovviamente le persone interessate dovranno avere entrate sufficienti perché una tassa unica di 100 mila euro gli possa apparire come un buon affare. I miliardari stranieri che fossero interessati dovranno comunque trascorrere in Italia un tempo sufficiente per giustificare questa loro nuova residenza fiscale agli occhi delle autorità dei rispettivi paesi di origine: proprio sulla base di quest'ultimo requisito, ad esempio, nel 2008 le autorità italiane contestarono la residenza fiscale scelta dal campione motociclistico Valentino Rossi nel Regno Unito, obbligandolo a versare tasse arretrate per 19 milioni di euro.

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Le professioni liberali non fanno più sognare i giovani italiani

 

Parigi, 9 mar - (Agenzia Nova) - Il ministero italiano dell'Istruzione ha denunciato una vera e propria fuga dai concorsi che provo le porte alle professioni liberali, fino a poco tempo fa viste come l'emblema dell'accesso ai livelli più prestigiosi del mondo del lavoro: dopo il boom della fine degli anni Novanta e dell'inizio degli anni 2000, nell'ultimo decennio il numero dei candidati è crollato in media del 31 per cento; al fenomeno il quotidiano francese "Les Echos" dedica il titolo della rubrica di prima pagina "Succede in Europa" ed il tema è sviluppato nel testo di un articolo del suo corrispondente da Roma Olivier Tosseri.

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Stx: Fincantieri vuole essere l'azionista di maggioranza

 

Parigi, 9 mar - (Agenzia Nova) - Il governo italiano ieri mercoledì 8 marzo ha bollato come "stravagante" la pretesa francese che il gruppo navale Fincantieri non possa acquisire la maggioranza del capitale di Stx France: lo riferisce il quotidiano francese "Le Figaro" ricordando come Fincantieri sia il solo candidato all'acquisto dei cantieri navali di Saint Nazaire nell'ambito della procedura di vendita curata dal tribunale di Seul a causa del fallimento della casa madre sud-coreana Stx. "Per noi è indispensabile la possibilità di investire, senza pregiudizi per la nostra nazionalità", ha affermato il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda; il quale ha anche sottolineato come da questa operazione "emergerebbe un campione europeo". Il ministro italiano ha così voluto rispondere al governo francese che sta ancora tentando di convincere Fincantieri ad acquisire meno del 50 per cento delle azioni di Stx France: in un'intervista pubblicata lunedì 6 marzo da diversi quotidiani europei, il presidente francese Francois Hollande aveva sostenuto che l'opposizione ad una presa di controllo maggioritaria di Stx France da parte di Fincantieri non sarebbe "una misura aggressiva o difensiva nei confronti dell'Italia"; ed aveva ribadito l'auspicio che altri attori industriali partecipino all'operazione di salvataggio finanziario dei cantieri di Saint Nazaire. Il giorno dopo martedì 7 marzo il quotidiano francese "Le Monde" e quello italiano "La Stampa" riferivano poi che sarebbe in vista una soluzione di compromesso, che vedrebbe Fincantieri accontentarsi della maggioranza relativa del 45-49 per cento di Stx France, affiancata da soci italiani suoi alleati; il resto del capitale resterebbe in mani francesi. Il governo italiano però non sembra affatto convinto. Come ricorda il "Figaro", nei giorni scorsi Fabrizio Pagani, il capo della segreteria tecnica del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, aveva giudicato "inaccettabili" le pressioni del governo francese: "Perché deve esserci in Europa fiducia reciproca e reciprocità di opportunità; le imprese francesi hanno fatto importanti acquisizioni in Italia e le nostre devono avere la stessa possibilità", aveva dichiarato Pagani.

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La 500 compie 60 anni

 

Madrid, 9 mar - (Agenzia Nova) - La Fiat ha aperto al Salone dell'Automobile di Ginevra le celebrazioni del 60esimo anniversario della Fiat 500. Molti gli appuntamenti messi in cantiere, dal giro delle piazze più belle d'Europa al sito internet che funge da museo virtuale delle epoche attraversate dalla 500. L'agenda delle iniziative programmate per onorare questo "simbolo dello stile italiano" la si trova oggi sul quotidiano spagnolo "Abc".

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Panorama internazionale

 

 

Versailles: funerale a due velocità

 

Madrid, 9 mar - (Agenzia Nova) - Due giorni dopo l'appuntamento di Versailles, la stampa spagnola torna a interrogarsi sulla portata dell'idea di una Europa a due velocità immaginata da Francia, Germania, Italia e Spagna per rispondere alla crisi continentale anche dopo l'uscita del Regno Unito. Dimenticati i toni celebrativi di un incontro che ha riportato la Spagna sulla plancia di comando comunitaria, il giudizio stilato da "El Pais" non è esaltante. "La notizia migliore (e migliorabile) dell'incontro è la sua stessa celebrazione", si legge nell'articolo di fondo. L'Europa a due velocità è "meno desiderabile e seducente dell'Europa coesa, articolata e armonica che la Spagna ha sempre voluto", ma lo schema "è accettabile". A due condizioni. "La prima e principale è che le diverse velocità servano almeno a garantire la velocità minima necessaria per rispondere alle sfide domestiche e internazionali". La seconda è che si permetta a tutti, sullo schema della cooperazione rafforzata, di entrare e uscire dai vagoni di testa. Ma il vero problema, segnala "El Pais" è che oltre alla tattica, serve capire quali obiettivi ci si pone. "L'Europa non ha molto tempo per affrontare la sua singolare congiuntura. Ha bisogno, prima di tutto, di disegnare e ottenere alcuni segnali promettenti per stimolare una cittadinanza che non ha fiducia in se stessa e dei suoi progetti convenzionali". Servono obiettivi "palpabili" come lo sono stati a suo tempo l'euro, il programma Erasmus o la libera circolazione del Trattato di Schenghen. Si può pensare al completamento dell'unione monetaria, "ma non genererà entusiasmi", al miglioramento della sicurezza interna e della Difesa , "ma non esalterà gli animi". L'obiettivo potrebbe essere quello di "ricucire le ferite sociali causate dalla Grande Recessione e dalla sua mediocre gestione, causa evidente dell'euroscetticimo". Più caustico, come nel suo stile, l'intervento dell'opinionista Federico Jimenez Losantos sul quotidiano "El Mundo". "Quattro fantasmi, giunti a diversi stadi terminali della loro esistenza politica, si sono riuniti l'altro ieri a Versailles per evocare un altro fantasma, quello dell'Unione Europea". Tempo un mese, Francois Hollande "avrà abbandonato l'Eliseo e il suo partito sarà stato sconfitto al primo turno". Merkel, "salvo miracoli che i sondaggi non prevedono, perderà il potere a settembre". Gentiloni, "prestanome" di Matteo Renzi, può "resuscitare senza aver vissuto", ma la cosa più probabile è che venga sconfitto alle urne e Rajoy è sempre in bilico. Un "cadavere, una moribonda, uno spettro e un ectoplasma" hanno detto "che il fantasma della Ue gli è apparso e ha detto che sta benissimo". Il problema "è che ciascuno dei partecipanti al tavolo medianico ha spiegato il messaggio dell'aldilà in funzione dell'aldiqua", chiude il commento rafforzando l'idea che a Versailles si è fatto tutto tranne celebrare la nascita di un nucleo europeo.

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Difesa: con la dichiarazione di Roma, l'Ue è pronta a passare all'attacco

 

Madrid, 9 mar - (Agenzia Nova) - L'Europa si dichiara "pronta ad assumere più responsabilità" e a "promuovere la stabilità del suo vicinato". Sono alcuni passaggi della bozza che i membri dell'Unione europea starebbero preparando in vista del vertice di Roma, con cui si festeggeranno i 60 anni della nascita del progetto comunitario. L'indiscrezione è del quotidiano spagnolo "El Pais", che parla di una svolta "radicale" nell'impostazione europea sulla difesa. L'Unione si è sempre vantata di avere un "potere debole - non invia carri armati ma leggi - ma i tempi sono cambiati". Con la "dichiarazione solenne" che verrà pronunciata nella capitale italiana l'Ue "passa letteralmente all'attacco", con una svolta "retorica radicale: l'Europa si dichiara 'disposta ad assumere più responsabilità'". La priorità è "progredire con l'Europa della sicurezza e della difesa, 'con diversi ritmi e intensità se necessario'".

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Ue: May sotto il fuoco incrociato diplomatico sulla rielezione di Tusk

 

Londra, 9 mar - (Agenzia Nova) - La premier del Regno Unito, Theresa May, riferisce il quotidiano "The Telegraph", parteciperà domani al vertice dei leader dell'Unione Europea, probabilmente l'ultimo prima dell'invocazione della clausola di uscita, l'articolo 50 del Trattato di Lisbona. Al centro dell'incontro la spinosa questione della rielezione di Donald Tusk alla presidenza del Consiglio europeo: la Polonia vorrebbe l'appoggio britannico a un candidato polacco alternativo a Tusk, che probabilmente sarà confermato a maggioranza. Per Londra è un dilemma diplomatico: ignorando la richiesta di Varsavia, potrebbe perdere un alleato nei negoziati sulla Brexit; accogliendola, potrebbe isolarsi dalle grandi potenze. Al tema della Brexit si collega anche la questione scozzese: Nicola Sturgeon, prima ministra scozzese, ha assicurato che non sta bluffando e ipotizzato un referendum sull'indipendenza nell'autunno del 2018.

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Usa, la Cia prova a correre ai ripari dopo le clamorose rivelazioni di Wikileaks

 

Washington, 9 mar - (Agenzia Nova) - Il Federal Bureau of Investigation (Fbi) si è mobilitato in massa ieri, nel tentativo di individuare i responsabili della clamorosa fuga d'informazioni riservate pubblicate questa settimana da WikiLeaks, mentre la Cia si è attivata per provare a scongiurare ulteriori fughe di notizie. La ong di Julian Assange ha pubblicato martedì un dossier di oltre 8 mila documenti che descrivono nei dettagli gli strumenti e i programmi utilizzati dalla Cia per sorvegliare virtualmente qualunque individuo al mondo disponga di uno smartphone, di un computer o persino di una smart Tv; rivelano che la Cia è in grado di assumere il controllo delle centraline elettroniche di automobili e automezzi di grossa taglia, provocando incidenti; che può effettuare operazioni di hacking e spionaggio lasciando "tracce" riconducibili a paesi terzi, inclusa la Russia. E che utilizza il consolato Usa di Francoforte come una centrale per le operazioni di spionaggio e sorveglianza in Europa, Africa e Medio Oriente. Stando a fonti anonime dell'Fbi, a provocare la fuga di notizie sarebbero stati insider della stessa Cia, come sostenuto dalla stessa WikiLeaks. Le informazioni potrebbero provenire "da un server esterno alla Cia, gestito da un contractor". Circostanza, questa, che suscita la preoccupazione dei principali quotidiani statunitensi, più ancora della pervasività degli strumenti di sorveglianza utilizzati dall'agenzia. Il fatto che informazioni così sensibili siano divenute di dominio pubblico, scrive la "Washington Post", sottolinea come "per quanto capace di sfruttare la presenza pervasiva della tecnologia all'estero, la Cia stessa sia costretta a creare, acquisire o archiviare i propri segreti all'interno di file informatici che possono essere copiati in un istante".

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Lo "strano tempismo" delle rivelazioni di WikiLeaks

 

Amburgo, 9 mar - (Agenzia Nova) - Le informazioni riservate diffuse da WikiLeaks sono state spesso usate da Julian Assange con spregiudicatezza contro molte persone, ma mai - sottolineano diversi quotidiani tedeschi - contro il presidente Usa Donald Trump o quello russo Vladimir Putin. WikiLeaks usa la tempistica, apparentemente, come strumento politico, come era accaduto durante la campagna elettorale statunitense nei confronti di Hillary Clinton e ora nel caso di “Vault 7”, sulle attività della Cia. Ora che Trump è accusato di legami con la Russia, sostengono i quotidiani, puntualmente sono state pubblicate rivelazioni che minano l'immagine della Cia: il servizio di intelligence statunitense avrebbe trasformato in apparati di ricezione telefoni cellulari, computer e telefoni cellulari, e sarebbe persino in grado di assumere il controllo remoto delle automobili: un dettaglio, quest'ultimo, che richiamerebbe ad alcune morti "sospette" di giornalisti investigativi negli Usa. Perdipiù, la Cia sarebbe in grado di condurre operazioni di hackeraggio e sorveglianza lasciandosi alle spalle "tracce" riconducibili alle intelligence di altri paesi, inclusa la Russia.

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