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Innamorato Fisso

Il laghetto obitoriale dove scaricano ogni genere di cosa

Maurizio Milani

Grazie a questo utilizzo però viale Zara non andrà più sotto tipo Anversa nel 1700. Non possiamo lamentarci, perciò facciamo prima a stare zitti

Le captazioni abusive, nel laghetto della vergogna, ci sono sempre state. Così viene ingiustamente chiamato il laghetto dietro l'obitorio. Ultimamente questo bacino idrico, il più importante della città di Milano (peggio dell'idroscafo), ha subito una riduzione del 75 per cento dell'antico volume. Farà la fine del lago d'Aral. Non penso, anche perché fanno oggi delle lamine di compensazione che durante le piene del Lambro, Seveso, Olona, Naviglio grande e balle varie, scaricano nel laghetto. Costo 136 milioni di euro. Però viale Zara non andrà più sotto tipo Anversa nel 1700. Noi come custodi notturni di obitorio possiamo solo stare a guardare cosa cambiamo i nostri amministratori. Non possiamo lamentarci. Non andiamo più a votare dalle comunali del 1974. P.s. Possono licenziarci per questo? Risposta: non penso! Lo avrebbero già fatto e noi avremmo già ricorso al Tar che ci dà ragione. Fissa basta delle P.a: occupiamo il municipio? No dai!

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  • Maurizio Milani
  • Nato a Milano il 20 maggio 1961. Vero nome: Carlo Barcellesi. Diplomato terza media presso Camera del Lavoro di Milano nel 1985, corso serale a numero chiuso. Dopo il militare lavora come sguattero in un hotel. Nel 1987 arriva ultimo a “Riso in Italy”, concorso importante a Roma per giovani. Fa ricorso e vince. Ha uno sfratto ma non riconosce la sentenza. Collabora con il Foglio dal 1986 grazie al direttore Giuliano Ferrara. E' fidanzato con Monica.