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Innamorato fisso

L'ispettore della Banca d'Italia sull'isola di Giava

Maurizio Milani

La particolare storia del viaggio del nostro ispettore dall'altra parte del mondo, dove le usanze sono un po' diverse

Come ispettore Banca d'Italia il governatore Panetta mi ha spedito a controllare una filiale estera di un istituto di credito italiano. La banca della Pietra di Bismantova: sede centrale Reggio E.; filiali due: una a Oslo., l'altra nell'isola di Giava. Sono andato a Giava, mi sono spaventato. La banca è in una capanna di frasche, sostenuta con pali di bambù. Gli impiegati hanno tutti 15 anni, appena mi sono qualificato mi hanno fatto un gavettone (penso di quella roba che si usava al militare, subito il direttore si è scusato). Ho preceduto per tutta la mattinata con i controlli di rito. Non ho riscontrato nessuna cosa fuori posto. La banca è in ordine sia come esposizioni crediti che il resto. La mia valutazione a Palazzo Koch è: AAAA+++. Nel salutarli, un impiegato dalla finestra mi ha tirato un sacco pieno di acqua del torrente di fianco alla banca. Dicono porta bene. Sono arrivato all'aeroporto tutto bagnato. Per questo sono stato chiamato “pezzente” dal comandante dell'aereo, che poi si è scusato. Scuse accettate.

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  • Maurizio Milani
  • Nato a Milano il 20 maggio 1961. Vero nome: Carlo Barcellesi. Diplomato terza media presso Camera del Lavoro di Milano nel 1985, corso serale a numero chiuso. Dopo il militare lavora come sguattero in un hotel. Nel 1987 arriva ultimo a “Riso in Italy”, concorso importante a Roma per giovani. Fa ricorso e vince. Ha uno sfratto ma non riconosce la sentenza. Collabora con il Foglio dal 1986 grazie al direttore Giuliano Ferrara. E' fidanzato con Monica.