la satira del foglio

Berlusconi capo dello stato, in tour per matrimoni con la Flaminia

Maurizio Milani

Il Cav. esce dal Quirinale e comincia a girare per Roma dove ci sono banchetti nuziali, creando stupore misto a gioia e incredulità. Poi shopping lungo la strada che lo riporta al Colle. Altre pazze cronache dal futuro prossimo

Settimo giorno di Silvio Berlusconi al Quirinale. Ha annunciato di buon mattino che non si sarebbe alzato dal letto, ma dopo mezz’ora l’attendente personale del capo dello stato vede lo stesso girare per il Quirinale in ciabatte. Attendente: “Eccellenza, serve qualcosa? Comandi!”.


Berlusconi: “Niente, niente! Grazie, sei gentilissimo, francamente non riesco a non far niente. Fai preparare la Lancia Flaminia, sulla cappelliera posteriore accertati che ci sia una composizione floreale”.
Poi Berlusconi telefona ai servizi demografici della città: “Pronto? Sono Berlusconi”.
Capo ufficio anagrafe del comune di Roma: “Presidente! Che onore! Sono a sua disposizione”.
Berlusconi: “Onore mio, dottore. Gentilmente, può darmi qualche indirizzo dove oggi si festeggiano nozze?”.
Capo ufficio: “Sicuramente, presidente! Abbiamo da poco terminato diversi matrimoni civili, ecco gli indirizzi”.
Berlusconi: “La ringrazio! Quando vuole è mio gradito ospite qui al Quirinale e anche a Villa Carlotta a Como”.
Impiegato: “Obbligato! Eccellenza, un caro saluto! Chiami quando vuole, i miei schedari, anche storici, sono sempre aperti per voi”.


Berlusconi con seguito che non lo molla un attimo comincia a girare per Roma dove ci sono banchetti nuziali. Compare all’improvviso, creando stupore misto a gioia e incredulità. Foto con gli sposi, baci con i consuoceri, con gli addetti al catering… una roba mai vista. E’ un uomo che porta felicità. Instancabile gira per dieci matrimoni in corso d’opera. Da tutti, si presenta con un regalo importante (sappiamo il buongusto del presidente), rimane anche a ballare con gli invitati, insomma non si risparmia. Gli addetti alla sua sicurezza tra loro: “Che vitalità! Sembra un giovanotto di 41 anni appena compiuti oggi”.


In alcuni casi, su richiesta della sposa, mette a disposizione la macchina presidenziale per un giro sui colli Albani. Alla richiesta di una sposina: “Presidente! Possiamo attaccare delle funi con barattoli al paraurti posteriore della Lancia Flaminia?”, Berlusconi: “Ma certo! E’ la macchina degli italiani! E questo per voi è il giorno più importante”. Applausi degli invitati, anche comunisti.


Il segretario generale del Quirinale: “Presidente, mi permetto di dissentire: il protocollo… l’auto storica…”.
Berlusconi: “Hai ragione al cento per cento, solo per oggi facciamo baldoria, da domani torniamo a guardare più la forma che la sostanza delle cose…”.
Segretario: “La ringrazio, presidente! Pensavo peggio”.


Berlusconi torna al Quirinale a piedi, circa 19 chilometri. A ogni condominio, negozio, passante, si ferma a salutare e acquistare qualcosa. Inutile dire che sono spese che paga come dott. Silvio Berlusconi. Lo stesso giorno, la cosa doveva rimanere segreta, ma il Fatto la pubblica: “Silvio Berlusconi davanti a un notaio, appena avuta notizia della sua nomina, ha affermato di fare il presidente della Repubblica a titolo onorifico. Nemmeno un euro gli sarà dovuto. Di più, spese di trasferimento di rappresentanza ecc. saranno a suo carico, provenienti dalle sue disponibilità private”. Si calcola che nel settennato, lo stato italiano risparmierà per l’inquilino del Colle ben 130 milioni di euro. Solo la cena di gala per l’insediamento del nuovo presidente di solito costa all’erario 1.600 milioni di scellini ugandesi. Si paga in questa valuta perché è tradizione. Essendo questa moneta nel “paniere” del franco coloniale, non si contravviene alle disposizioni comunitarie. Tale cifra equivale a circa un milione di euro.


Nel tragitto a piedi tra Porta Maggiore e il Quirinale, Berlusconi si ferma per acquisti in una trentina di negozi, compra di tutto (per la gioia dell’esercente), la sua golden share American Express è andata in tilt, tanto che dalla sede centrale di Minneapolis (Usa) hanno telefonato al cliente: “Per cortesia, controlli di non aver smarrito la carta di credito, stanno facendo acquisti a tutto spiano nei più bei negozi della capitale d’Italia”. Chiaramente non sapevano di parlare con un capo dello stato. E che capo dello stato!

Il number one. Berlusconi: “Amico degli States, tranquillo, sono il titolare della carta in questione e sono io stesso che sto spendendo come un pazzo!”.
Minneapolis: “Ci scusi! Complimenti! Felici acquisti! Ancora complimenti e accetti le nostre scuse per averla distratta”.
Arrivato al Quirinale, il segretario rivolge tale quesito: “Eccellenza! Tutta la mercanzia acquistata, dove la mettiamo?”.
Berlusconi: “Speditela al consolato italiano in Ghana”.
Segretario: “Senza avvertire?”.
Berlusconi: “Certo! Altrimenti che sorpresa è?”.


Sempre lo stesso giorno, il presidente Berlusconi va all’osservatorio di Monte Mario. Si intrattiene amabilmente con gli astrofisici. Dà un’occhiata nel telescopio e dice con noncuranza: “Ho visto che veniva oscurata Alfa Centauri, anche se per brevissimo”.
Un astrofisico guarda e fa: “Ragazzi, un esopianeta! E’ la prima volta che in Europa scopriamo un pianeta fuori dal sistema solare nella costellazione delle ghiande”.
Tutti: “Incredibile! Presidente, come ha fatto?”.
Berlusconi: “Ho visto una puntata su Discovery Channel che quando un pianeta passa davanti alla sua stella, fa il cretino, diciamo così”.
Tutti applaudono: “Sì! In effetti l’oggetto fa il cretino”.
Brindisi. Il pianeta viene chiamato HY21 Sylvium.


Nel primo pomeriggio Berlusconi si reca nell’unica miniera di manganese presente in occidente. E’ in Italia a due chilometri da Milano. Si intrattiene con i minatori contentissimi di avere il presidente della Repubblica tra loro. Qualcuno piange (ma aveva in ballo già un mezzo esaurimento nervoso, curato con il litio… dispiace dirlo, per la privacy). Alcuni dalla gioia perdono il senno e si rendono protagonisti di atti di autolesionismo. Prontamente fermati dalle psicologhe della miniera, donne bellissime non fidanzate e in attesa di trovare l’imbecille giusto che le tratti come regine, con viaggi intercontinentali, bracciali da sogno, ecc. I minatori fanno presente che intanto che lavorano, vengono contestati da ambientalisti che dicono: “Per estrarre un chilo di manganese usate mille litri d’acqua per slavare le pareti rocciose”.


Berlusconi: “Non è il mio lavoro e non mi permetto di interferire, ma non potreste gentilmente usare meno acqua?”.
Minatore: “E’ già ridotta al minimo, presidente”.
Berlusconi: “Allora andate avanti così! In fondo il globo è quattro quinti di acqua. Prima di finirla il sole perde intensità, diventa una nana rossa, si spegne e buonanotte suonatori. A proposito, qualcuno ha un Alka Seltzer?”.


Tutti, anche lo staff presidenziale, rimangono sbalorditi dalle competenze astronomiche del presidente. Infatti prima di salutare i minatori di manganese, gli fa l’oroscopo: “Tu domani vinci al lotto. Tu prima di sera ricevi un bacio da una donna sul filobus 82”… (Vedere previsioni zodiacali complete del presidente Berlusconi sul sito del Foglio. Pagina più cliccata di sempre).


Passano poi all’unica miniera di bauxite ancora attiva nel Lazio. C’è anche il governatore Zingaretti, che per compiacere il presidente si è rimesso la divisa del genio ferrovieri, i mitici macchinisti dell’esercito italiano. Berlusconi vuole calarsi nella miniera per vedere di persona l’estrazione di questo magnifico minerale quasi estinto.

Chiede all’ingegnere capo: “Gentilmente, per quanto ne avete ancora?”.
Ingegnere: “L’abbiamo estratta tutta! Finiamo oggi”.
Berlusconi: “E poi cosa andate a fare? Ho visto minatori di 56 anni…”.
Ingegnere: “Vorremmo fare gli allibratori al cinodromo di Teramo”.
Berlusconi: “Non è un lavoro sicuro. Controllate bene, per me c’è ancora diversa bauxite da estrarre, almeno per altri 200 anni”.
Nemmeno a fare apposta, in quel momento si sente gridare: “Ingegnere, venga a vedere!”, avevano trovato un filone nuovo di bauxite che correva parallelo per centinaia di km fino al lago Trasimeno. Una roba mai vista. Avvertito, il presidente Berlusconi subito fa le sue felicitazioni alla società mineraria. Corre sul posto l’amministratore delegato della Pro Bauxite Incom. Berlusconi: “Quotatevi subito alla Borsa di Tunisi, è sottovalutata”.
In effetti il titolo della società mineraria fa una performance mai vista in nessuna piazza finanziaria non occidentale, tanto da capitalizzare più della Pepsi Cola. Che infatti viene acquistata da Pro Bauxite Incom.
 

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  • Maurizio Milani
  • Nato a Milano il 20 maggio 1961. Vero nome: Carlo Barcellesi. Diplomato terza media presso Camera del Lavoro di Milano nel 1985, corso serale a numero chiuso. Dopo il militare lavora come sguattero in un hotel. Nel 1987 arriva ultimo a “Riso in Italy”, concorso importante a Roma per giovani. Fa ricorso e vince. Ha uno sfratto ma non riconosce la sentenza. Collabora con il Foglio dal 1986 grazie al direttore Giuliano Ferrara. E' fidanzato con Monica.