la satira del foglio

Il grand tour di Silvio nelle ville presidenziali. Racconto semiserio

Maurizio Milani

Berlusconi ha un piano per ridare smalto alle tenute del Quirinale. Si parte dall’allevamento di dromedari. Ecco i dettagli della sua terza giornata al Colle

Terzo giorno di Berlusconi al Quirinale. Il neo presidente decide di passare la giornata nelle residenze di sua pertinenza: tenuta di Castel Porziano, Villa Rosebery a Napoli, tenuta di San Rossore. Inizia proprio da quest’ultima. Prima firma un decreto presidenziale immediatamente esecutivo: “Io Berlusconi Silvio, avvalendomi del ruolo che ricopro, revoco alla regione Toscana la cessione (in comodato d’uso) della tenuta di San Rossore. Da sempre parte del patrimonio agricolo-forestale della presidenza della Repubblica”.

Eccolo Berlusconi alla mattina alle 4:30 a San Rossore. In mano tiene la revoca della concessione alla regione Toscana. Subito si reca a visitare i famosi dromedari. Attrazione della tenuta da quattro secoli. Si interessa della loro dieta e dice al veterinario: “Cosa ne pensa se telefoniamo al circo Medini, città di Milano, per farci dare i suoi?”.
Veterinario: “Perché li vendano?”.
Berlusconi: “Sì! Ormai la gente ha la puzza sotto il naso. Non ama più il circo tradizionale”.
Veterinario: “Ma quanti sono?”.
Berlusconi: “Dieci più una dromedarietta appena nata ieri”.
Veterinario: “Decida lei, presidente! Il posto qui c’è!”.
Berlusconi: “Che dice se aggiungiamo 19 canguri? Quante balle di fieno producete nella tenuta?”.
Veterinario: “Devo chiedere all’agronomo di corte, un attimo”.
Poco dopo la risposta: “Presidente, siamo sulle 26.000 balle di fieno da dieci quintali cad”.
Berlusconi: “Benissimo! Spostate metà carico alla tenuta di Castel Porziano. Vado là adesso”.

Infatti lo staff del presidente e lui stesso arrivano alla storica tenuta presidenziale. La magnifica Castel Porziano. Berlusconi confida al segretario generale del Quirinale: “Antonio! Vorrei che la tenuta fosse aperta tutto l’anno agli italiani, senza permesso o prenotazioni di gruppi. Aperta! Notte e giorno. Che bello vedere la gente che va nei boschi della tenuta per funghi o a fotografare i cerbiatti. Ma anche concedersi un bagno nelle acque del Tirreno. Che ne dici di costruire un resort cinque stelle? Provo a sentire Maurizio Landini se non ha nulla in contrario; ma non penso. Però prima di decidere devo consultarlo, anche perché tutte le maestranze della tenuta hanno in tasca la tessera Cgil”.
Segretario: “Fiom?”.
Berlusconi: “No, Cgil e basta! La Fiom è Cgil ma dei metalmeccanici, quelli che stimo di più”.
Berlusconi chiede a degli operai forestali: “Scusate? Perché tagliate quell’acero secolare?”.
Forestali: “Ci dispiace presidente, ma aveva la xylella”.
Berlusconi: “Ma pensa! Ero convinto fosse un problema per gli ulivi, invece…”.
Forestali: “Sì, purtroppo attacca anche altre piante arboree”.
Berlusconi: “Non per sostituirmi alla vostra competenza, ma non sarebbe il caso di abbattere gli alberi di tutta questa zona come prevenzione?”.
Forestali: “Lei cosa dice, presidente? Noi facciamo quello che dice!”.
Berlusconi: “Niente! Lasciate tutto così, vediamo domani l’evolversi del problema che poi, parliamoci chiaro, problema non è”.

Il corteo presidenziale si dirige a Napoli, destinazione Villa Rosebery, conosciuta nel mondo con il nome: “la Brasiliana” e definita dal New York Times: “La residenza presidenziale più lussuosa del pianeta”. In effetti è molto molto bella. Berlusconi rimane incantato, non la immaginava così. Molto agitato telefona all’uomo che non ha una sua personalità ben definita.
Berlusconi: “Pronto? Uomo con la personalità non completata?”.
Uomo senza personalità: “Sì, chi parla?”.
Berlusconi: “Sono il presidente Berlusconi”.
Uomo senza personalità: “Che gradita sorpresa, eccellenza”.
Berlusconi: “Vorrei invitarla a Villa Rosebery a Napoli, lei riesce a raggiungerci per pranzo?”.
Uomo senza personalità: “Certamente!”.

Intanto che aspettiamo l’arrivo dell’illustre ospite, ricordiamo che l’uomo che non ha una sua personalità ben definita fa tutto quello che vede in tv. Questa è la definizione completa. E’ un diplomatico di 52 anni di Avellino che si è classificato al primo posto nell’omonimo concorso indetti dalla presidenza del Consiglio dei ministri, concorso che ha avuto il suo debutto sotto il governo Monti. L’attuale detentore del titolo è in carica dal 2006. Riceve molte proposte di matrimonio, nonostante non si decida mai nelle cose. E stranamente, mentre le donne vogliono un uomo dalla forte personalità, in questo caso amano lui. Forse perché l’hanno visto in televisione? Non penso. Non banalizziamo i sentimenti più veri. Comunque arriva puntuale, Berlusconi lo riceve e con sorpresa di tutti fa: “Uomo che non ha una personalità come si deve, o come ci si aspetta, la nomino commissario per la tutela e la valorizzazione di questa magnifica residenza. Da un mio sondaggio telefonico fatto adesso a caso su 500 italiani, nessuno conosceva Villa Rosebery. E cosa più grave, non sapeva che anche questa, come il Palazzo del Quirinale, è casa loro (si fa per dire). A lei il compito di farla conoscere e apprezzare dai nostri compatrioti, cominciando dalle scuole. La sua immensa biblioteca deve essere aperta a tutti”.
Uomo senza personalità: “Grazie presidente! Farò del mio meglio”.
Berlusconi: “Domani le telefono per vedere come va la faccenda, se non chiamo vuol dire che mi sono dimenticato. Lei comprenderà, non ho solo questo a cui pensare, brav’uomo”.
Uno degli obiettivi della presidenza Berlusconi è quello (non è un segreto) di ampliare le proprietà che fanno capo all’inquilino del Quirinale. Berlusconi vorrebbe acquistare come bene pubblico una villa sul Brenta. Eccolo alla Villa Foscarini-Rossi per trattarne l’acquisto. Affare sfumato perché l’attuale proprietaria Angelina Jolie voleva uno scambio alla pari: “Tu Silvio mi dai la villa di Napoli, io ti darò questa”.
Berlusconi: “Angelina, non se ne parla proprio, con tutto il rispetto per la tua ragione, è come scambiare Ronaldo con Messi”.
Jolie: “Che esempio è? A me sembrano di pari valore”.
Berlusconi: “Infatti! Nessuno ci perde, nessuno ci guadagna, che affare è? Tu Angelina tieniti la tua e la Repubblica italiana che rappresento temporaneamente tiene Villa Rosebery. Ciao, grazie. Sei sempre la più bella”.
Jolie: “Del mondo?”.
Berlusconi: “Certo!!”.

Da Napoli a sorpresa di tutti il presidente parte per Auckland. Obiettivo: incontrare i Maori. Cosa che avviene. Una delegazione di Maori aspetta il presidente e lo accompagna in giro per la Nuova Zelanda. Berlusconi chiede gentilmente: “Ma vi sembra giusto che da qualche anno in Coppa America usano i catamarani a doppio scafo che in pratica hanno messo al bando le imbarcazioni normali?”.
Il capo maori: “Scusi presidente, ma è venuto dall’altro capo del pianeta per chiederci questo?”.
Berlusconi: “No, assolutamente! Amico, non scherziamo! Sono qui per sapere dalla vostra viva voce come sta il barrierone corallino!”.
Capo maori: “Non creda, presidente, a tutti i documentari comunisti che allarmano e basta. La barriera corallina non è mai stata così bene”.
Berlusconi: “Ma veramente! Meglio, meglio così”.
Capo maori: “Anzi, volevo gentilmente chiederle, non può far cessare tale campagna mediatica che dice che il barrierone corallino si sta estinguendo?”.
Berlusconi: “Amico! Ti parlo francamente! Non lo posso fare. Anche nelle mie televisioni c’è pieno di comunisti e ambientalisti con piscina privata. In pratica comandano loro. E’ una roba mai vista in occidente. Comunisti che hanno un tenore di vita e consumo di beni come dei miliardari texani anni 50”.
il capo maori si commuove da tanta sincerità che omaggia Berlusconi di uno sgabello intagliato a mano con le facce degli antenati. Berlusconi con la consueta franchezza: “Ma non potevate farmi un altro regalo… Proprio uno sgabellone con i vostri cari antentati”.
Il capo maori: “Presidente! Lei è un grande! Volevamo mettere alla prova la sua sincerità. Quante volte abbiamo visto tra gli scambi di doni tra potenti della terra degli apprezzamenti non sinceri… ma di circostanza. Mentre pensavamo, ma che razza di roba è questa… Lei, presidente Berlusconi, parla con il cuore, è per questo che le vogliamo bene”.


Grazie al fuso orario sempre nella stessa giornata Berlusconi torna a Roma. Si ferma a Piazza Navona e si concede una bella ananas ripiena di gelato al tavolino. Tanti applaudono. Sì ai frutti esotici! No all’autarchia! Se ogni stato produce e compra solo cose sue, noi a chi vendiamo le Ferrari? Berlusconi approva. Nello stesso momento un senza fissa dimora fa il bagno nella Fontana dei fiumi. Si arrampica su una statua per il tuffo e il manufatto rinascimentale si stacca e precipita in acqua insieme allo sciagurato. Subito viene arrestato. Il deficiente vedendo il presidente Berlusconi urla: “Cav, Cav, mi salvi! Non volevo procurare un danno simile”.
Berlusconi interviene: “Cosa vi è saltato in mente di fare il bagno in questo capolavoro?”.
Vandalo: “Sì, ho sbagliato, mi dispiace!”.
Berlusconi parla con un vicequestore, si decide di portare l’individuo al manicomio di Frosinone. La cosa doveva rimanere segreta ma al manicomio l’individuo viene fatto oggetto di nonnismo. Viene tradotto nelle carceri della tenuta di castel Porziano. Qui di giorno può uscire per dar da mangiare ai dromedari, recentemente introdotti come nella tenuta “sorella” di San Rossore. In tutto adesso la presidenza della Repubblica ha in carico nelle sue proprietà terriere 230 dromedari, diversi struzzi, 500 gazzelle di Thompson, lupi domestici, orsi bianchi provenienti da spedizioni scientifiche al polo e altro (vedi elenco completo sul sito del Foglio). Tutti alimentati con cibo biologico senza l’uso di prodotti chimici. Tale scelta ha comportato la chiusura della divisone agricola di alcuni colossi della chimica. Fine. Con conseguenza logica duecento milioni di disoccupati a casa davanti al computer a interessarsi e lamentarsi di tutto.

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  • Maurizio Milani
  • Nato a Milano il 20 maggio 1961. Vero nome: Carlo Barcellesi. Diplomato terza media presso Camera del Lavoro di Milano nel 1985, corso serale a numero chiuso. Dopo il militare lavora come sguattero in un hotel. Nel 1987 arriva ultimo a “Riso in Italy”, concorso importante a Roma per giovani. Fa ricorso e vince. Ha uno sfratto ma non riconosce la sentenza. Collabora con il Foglio dal 1986 grazie al direttore Giuliano Ferrara. E' fidanzato con Monica.